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OCCHI SULL’AVVERSARIO – Inter-Juventus, dalle idee di Pirlo alla ricerca della continuità: la presentazione dei bianconeri

La data era stata segnata sul calendario sin dall’inizio della stagione, e finalmente il grande giorno è arrivato: alle porte c’è la super-sfida fra Inter Juventus, che al Meazza saranno in campo per quella che è senza dubbio una delle partite più importanti dell’anno. Come ha detto Antonio Conte in conferenza, quella di Milano sarà una sfida chiave per i nerazzurri, che potranno capire a che punto sono nel percorso di crescita intrapreso. Di seguito la presentazione dei bianconeri in cinque punti.

Juventus, Getty Images

COME GIOCA LA JUVENTUS

Sino ad ora la Juventus si è presentata in campo con un modulo molto fluido: quello che ufficialmente al via è un 4-4-2 in fase difensiva si trasforma in un 3-5-2 quando la formazione bianconera ha il possesso del pallone, con un terzino che si alza sulla linea dei centrocampisti e Danilo che va a fare il terzo difensivo al fianco dei centrali. Proprio quest’ultimo ha un compito particolarmente importante nello schema di Pirlo, perché dai suoi piedi partono numerose azioni pericolose, con il brasiliano che sfrutta gli spazi lasciati dai giocatori avversari, avanzando con il pallone fra i piedi.

In fase di costruzione la Juventus cerca fin da subito la verticalità, con i centrali difensivi che hanno il compito di andare a servire i centravanti o il trequartista che si inserisce fra le linee avversarie. Quando la formazione bianconera è in possesso del pallone, Pirlo cerca sempre di creare superiorità numerica in avanti, andando ad occupare l’area di rigore con un gran numero di uomini: i due esterni restano molto alti, con uno o due centrocampisti che provano ad occupare gli ultimi sedici metri per creare superiorità numerica.

Uno dei cardini del gioco di Pirlo è anche la pressione alta, con l’obiettivo di recuperare subito il pallone ogni qual volta la sfera termina sui piedi avversari. Tutto questo, fino adesso, non sempre ha funzionato: seppur in crescita, la squadra bianconera sembra ancora un cantiere con su appeso il cartello lavori in corso, e tanto deve essere perfezionato.

Andrea Pirlo, Getty Images

STATO DI FORMA

Per la prima volta in questa stagione, la Juventus è stata in grado di centrare tre vittorie di fila in campionato, oltre a quella di Coppa Italia con il Genoa: la formazione di Andrea Pirlo ha reagito al clamoroso tonfo casalingo patito contro la Fiorentina, inanellando una striscia positiva che ha colmato il gap dalla vetta ed ha spazzato alcuni dubbi che veleggiavano preoccupanti intorno ad un quartier generale di Vinovo che nell’ultimo decennio è stato poco abituato ad affrontare momenti di difficoltà.

Non tutti i problemi sono stati risolti, anzi. Il successo contro il Sassuolo, pur arrivato con un rotondo 3-1, ha evidenziato alcuni dei limiti che hanno accompagnato questa prima parte di stagione: difesa disattenta (con Bonucci Demiral colpevoli nell’azione che ha portato al gol di Defrel), ritmi non elevatissimi.

Prima della sfida con i neroverdi, era arrivato il rotondo successo del Meazza, in un momento cruciale per la stagione bianconera che, perdendo, avrebbe complicato notevolmente il suo percorso in campionato. Anche nella scala del calcio non si sono ancora viste appieno le trame di gioco di Pirlo, ed un Milan decimato dalle assenze ha ben figurato al cospetto della Vecchia Signora che comunque ha mostrato un rinvigorito carattere. Come contro gli emiliani, la Juventus ha vinto più per l’estro dei suoi singoli che per le manovre collettive, ma in un momento del genere dalle parti di Torino probabilmente questa è l’unica cosa che conta. 

Certo, sono problemi da non sottovalutare, perché un copione simile si era ripetuto anche con l’Udinese: anche in quell’occasione si era vista una brutta Juventus, ma vincente. Ora le priorità, per restare nella lotta scudetto, sono quelle di proseguire nella striscia di risultati utili e fare un salto di qualità dal punto di vista del gioco: obbligatorio, per l’Inter, intralciare questa strada per fermare la più pericolosa concorrente al titolo.

Juventus, Getty Images

DA TENERE D’OCCHIO

Quali sono i calciatori bianconeri che l’Inter deve tenere maggiormente sott’occhio? Rispondere a questa domanda non è semplice, perché in una partita come questa, con un tasso tecnico in campo d’elevatissima caratura, ciascuno dei ventidue presenti sul terreno verde può creare la giocata in grado di fare la differenza. E sia nella Juventus che nelle fila dei nerazzurri ci sono alcuni uomini che stanno disputando un’eccellente stagione.

Fra le fila della Vecchia Signora citare Cristiano Ronaldo è senza dubbio la cosa più facile, ma anche la più giusta. Il portoghese infatti ha segnato ben diciannove gol in diciotto partite di campionato, tirando spesso i suoi fuori dai guai. Ma ci sono altri bianconeri che i nerazzurri dovranno tenere d’occhio: uno di questi è Danilo, una delle grandi sorprese di questo inizio di stagione e uomo ormai imprescindibile per Pirlo.

In zona offensiva fondamentale sarà limitare l’estro di Morata, arrivato ad inizio stagione un po’ in sordina ma divenuto goleador che sino ad ora, ha realizzato quindici reti. Ma i pericoli provengono anche dalla zona centrale del campo, dove McKennie ha messo spesso in difficoltà le retroguardie avversarie e Chiesa è sempre stata una spina nel fianco per le corsie laterali. Occhio anche a Kulusevski, che dopo qualche settimana d’ambientamento sembra aver trovato la sua dimensione nell’ambiente bianconero.

Cristiano Ronaldo, Getty Images

 I DUELLI

La partita del Meazza offrirà un parterre di campioni che esporrà quanto di meglio c’è nel nostro campionato. Alcune zone del campo, però, potrebbero vedere confronti in cui l’una o l’altra parte si ritrova in vantaggio: l’assenza di un difensore come De Ligt, ad esempio, potrebbe offrire una grande opportunità a Romelu Lukaku, soprattutto contro una retroguardia che in questo campionato ha faticato nel trovare il suo assetto ideale.

Da segnare con il cerchietto rosso anche la corsia di destra, dove il treno  Hakimi proverà a mettere in difficoltà quel Frabotta che sino ad ora non ha mai sfigurato ma che potrebbe soffrire l’impatto con il big match. In quella zona di campo c’è poi Nicolò Barella, che può sfruttare gli inserimenti contando sul fatto che Cristiano Ronaldo è il calciatore bianconero meno impegnato in compiti di copertura.

Il portoghese, però, sarà protagonista di uno scontro fra titani con Milan Skriniar e Stefan de Vrij, che avranno l’arduo compito di provare a limitare la classe del numero sette bianconero.

Cristiano Ronaldo e Milan Skriniar, Getty Images

ASSENZE E PROBABILE FORMAZIONE

Il tecnico della Juventus Andrea Pirlo dovrà fare i conti soprattutto con le numerose assenze che attanagliano la sua squadra, anche a causa dei contagi di Covid. Soltanto i tamponi dell’ultim’ora scioglieranno definitivamente il dubbio, ma è probabilissima l’assenza di Cuadrado Alex Sandro, mentre De Ligt potrà eseguire il test solamente lunedì, ragion per cui sarà senza dubbio fuori dalla contesa. Stessa sorte per Paulo Dybala, che paga un problema al ginocchio sinistro.

Due dubbi di formazione per il tecnico bianconero: il primo riguarda la difesa, con Chiellini in vantaggio su Demiral, il secondo il centrocampo dove McKennie insidia Rabiot. Di seguito il probabile undici:

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini; Chiesa, McKennie, Bentancur, Ramsey, Frabotta; Cristiano Ronaldo, Morata.

Alvaro Morata, Getty Images

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Raffaele Digirolamo

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