HANDANOVIC 4,5 – Regala un goal insieme a Skriniar e De Vrij con un’uscita dilettantistica. Sbagliano con lui anche i due difensori, ma esce come un portiere non dovrebbe mai fare. Si riprende poi in parte con un buon intervento su Pedro, ma dà il solito senso di insicurezza di inizio anno. In area piccola è sempre incerto e quasi spaventato, rende pericolose anche palloni e situazioni innocue.
SKRINIAR 7 – Bravo a non farsi prendere in contropiede in ripartenza da Pedro. Poi si fa superare “da pollo” da Immobile insieme a De Vrij, errore madornale. La lezione dell’andata evidentemente non è servita, ma poi si riprende con gli interessi segnando un goal meraviglioso per il 2 a 1 con un’incornata di violenza.
DE VRIJ 6 – Non soffre molto in difesa inizialmente, diventa un regista aggiunto, fino al clamoroso errore in concomitanza coi compagni che regala l’immeritato pareggio alla Lazio. La lezione dell’andata non è servita a nulla nemmeno per il veterano olandese. Sulle ripartenze soffre le imbucate biancocelesti, rimanendo spesso attardato. Sulla distanza sembra poi riprendere sicurezza, ma l’erroraccio rimane e a differenza del compagno non si riprende con una rete.
BASTONI 8 – Parte in affanno sulla primissima pressione della Lazio, poi alla lunga si riprende e non rischia più sbavature. La sblocca con un goal meraviglioso dai 30 metri e rischia addirittura il bis a fine primo tempo. Dopo la rete gioca costantemente in avanti, quasi da centravanti aggiunto, pennellando il cross per il 2 a 1 per Skriniar.
DUMFRIES 6,5 – Non spinge molto, ligio al dovere cerca di non scoprire la zona di campo alle sue spalle. Nell’unica sgroppata mette una palla favolosa a Lautaro, ma Strakosha si esalta. (DARMIAN S.V. – Entra nel finale e gioca in sostanza solo all’altezza dei 3 di difesa)
GAGLIARDINI 7 – Bravo e grintoso, recupera diversi palloni buoni e non cerca giocate complicate, fa una partita di sostanza e nel finale si erge a baluardo difensivo.
BROZOVIC 7 – Parte alla grande poi compie un paio di errori non da lui, soffre la mancanza di Calhanoglu che gli alleggerisce il lavoro di unico regista. Sale di giri alla distanza, prendendosi l’onere di gestire tutto il gioco dell’Inter e riuscendoci alla grande, come al solito, spadroneggia nonostante la qualità in mediana degli avversari.
BARELLA 6,5 – Mette una palla meravigliosa sulla testa di Perisic e gioca con scioltezza e continuità, fa ammattire la Lazio che nel secondo tempo gli fa fallo sistematicamente. (VIDAL 5 – Entra nel finale per tenere il pallone, ma invece fa un paio di errori su palloni semplici rischiando di innescare ripartenze laziali pericolose. Fa un fallo superfluo su Zaccagni e si guadagna un giallo e regala una punizione pericolosa).
PERISIC 7 – Spinge senza sosta sulla sinistra e si dimostra una spina nel fianco per la Lazio. Nel secondo tempo cala un po’ e non riesce più ad innescarsi con tanta foga, ma in compenso aiuta molto la difesa quando serve con le solite chiusure precise. (DIMARCO S.V. – Entra nel finale e gioca in sostanza solo all’altezza dei 3 di difesa)
LAUTARO 6,5 – Alla prima palla buona fa goal, ma il VAR glielo annulla inspiegabilmente. Si gira poi alla perfezione su un cross di Dumfries, ma Strakosha fa un miracolo e gli nega un goal meritatissimo. Nel secondo tempo si perde un po’ rispetto alla prima frazione, ma aiuta parecchio la squadra in fase di ripartenza. (DZEKO 6 – Entra con la Lazio in pressing e in forcing, non riesce a distinguersi, funge principalmente da torre a cui ancorarsi anche in fase difensiva).
SANCHEZ 7 – Regala a Lautaro una palla meravigliosa per l’1 a 0 ma il VAR Aureliano la pensa diversamente. Dispensa calcio ma poi a volte esagera coi ricami e perde palloni inutili. Aiuta però molto anche la squadra a salire venendo a centrocampo a prendere diversi palloni e offre giocate di una qualità clamorosa. (CORREA 6 – Entra carico, prova ad affondare il colpo in contropiede ma svirgola calciando altissima una buona ripartenza).
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