Inter-Lecce, Conte in conferenza: “Abbiamo le idee chiare su tutto. Non dobbiamo essere scintilla, ma dinamite”
Le parole del tecnico in conferenza stampa dopo la vittoria per 4-0 sul LecceBuona, anzi buonissima la prima per la nuova Inter di Antonio Conte che parte col botto e schianta il Lecce con un sonoro 4-0 nel monday night che chiude la prima giornata di Serie A. Al termine dell’incontro, il tecnico nerazzurro interviene in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni raccolte dall’inviato di Passioneinter.com:
PARTITA – “A tratti è stata chiara questa Inter. Se vogliamo essere tra i protagonisti del campionato, significa essere lì attaccati per cercare di fare un campionato importante. Dobbiamo essere più continui, bisogna evitare situazioni che si erano verificate dopo che eravamo sul 2-0. Fino al 2-0 abbiamo creato tantissimo, abbiamo giocato anche bene. Poi però abbiamo smarrito un po’ il filo del discorso per un quarto d’ora e questo non deve accadere. Detto questo, dopo un mese e mezzo posso ritenermi soddisfatto del lavoro e come detto alla vigilia per me è un piacere arrivare al campo ed allenare questo gruppo perché si sono messi a disposizione alla grande. Ho trovato un gruppo di uomini che hanno voglia di fare. A questo punto sono molto contento. Detto questo, io devo essere molto obiettivo. Dobbiamo evitare momenti di amnesia o in cui andiamo a braccio. Il braccio non porta da nessuna parte, porta solo guai”.
PARTECIPAZIONE ALLA PARTITA – “Questo sono io. Vivo con grande passione. Chiedo tantissimo, ma do tantissimo ed è inevitabile che la partita io la vivo. Inizio a calcolare anche quanti chilometri percorro durante la partita e non sto sulla media dei calciatori, ma sto comunque sui 6-7 km (sorride, ndr)”.
SINGOLI – “In un’idea collettiva, la qualità del singolo è ancora più accentuata. Questo è quello su cui noi stiamo lavorando, sto cercando di far entrare nella testa dei giocatori proprio questa cosa. Quando c’è qualità del singolo messo in un’idea collettiva, allora esalti ancora di più le tue caratteristiche. Noi non vinceremo mai gare a livello singolo, mai. Dobbiamo seguire uno spartito e dobbiamo migliorarlo, poi nello spartito c’è la qualità del singolo. Non dimentichiamo che ha avuto un problemino de Vrij ed è entrato Ranocchia. Messo in un collettivo, Ranocchia è un signor giocatore e non ho avuto il minimo dubbio di farlo giocare. Stiamo lavorando, c’è grande partecipazione, ma sappiamo che se vogliamo essere protagonisti non basta lavorare bene, ma bisogna lavorare meglio degli altri”.
LUKAKU – “Innanzitutto è giusto spendere due parole perché è arrivato da poco tempo ma si è calato nella realtà interista alla grande. È un gigante buono sempre col sorriso e sempre disponibile coi ragazzi. Non dimentichiamo che ha solo 26 anni e tanto potenziale su cui lavorare. Con un lavoro importante si è messo a disposizione faticando tanto e già oggi ha dimostrato che tipo di giocatore è e perché il club abbia insistito a prendere questo tipo di giocatore. Io lo conoscevo come calciatore, non dal punto di vista umano ed è stata una piacevole scoperta. Si è calato nella realtà interista in maniera umile e si è fatto ben volere da tutti. Deve lavorare e sfruttare ancora di più le capacità che, non ha mostrato ancora tutto”.
SENSI – “La cosa è importante è che abbiamo fatto fin dal primo giorno in cui ho firmato, abbiamo avuto le idee chiare su tutto. Abbiamo avuto anche la pazienza di aspettare, anche se c’è stato un momento in cui ho anche spinto un po’ perché la situazione era un po’ ferma, però io ho sempre avuto le idee chiare su tutto, su che tipo di giocatore prendere e questo ti rende tutto più semplice. Abbiamo investito su giocatori giovani che provengono da realtà non già affermate, vengono da realtà più piccole e si affacciano per la prima volta a questi livelli. Non è facile, però Sensi ha dimostrato fin dall’inizio che ci sa fare. Deve continuare a lavorare e rimanere umile, lui è umile. E poi va bene parlare dei nuovi arrivati, ma non dimentichiamo chi c’era. Come Brozovic, che ha fatto molto bene e ha ancora ampi margini di miglioramento. Il nostro obiettivo è migliorare i singoli per colmare questo gap che c’è”.
SFIDA SCUDETTO – “Penso che noi, come ho detto anche ai ragazzi, dobbiamo pensare a noi stessi e pensare a migliorare. Anche in una partita in cui hai vinto 4-0 con un gol annullato, ci sono margini di miglioramento. Come ho detto fin dalla prima conferenza, testa bassa e pedalare. Non possiamo essere scintilla, se vogliamo essere protagonisti dobbiamo essere dinamite perché se sei scintilla una volta poi prendi le mazzate”.
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