Inter, contro il Liverpool serviranno numeri… da Serie A
I nerazzurri non dovranno avere pauraIl sorteggio farsa di Nyon andato in scena ieri non è stato affatto benevolo con l‘Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri infatti dovranno vedersela con una vera e propria corazzata, il Liverpool di Jurgen Klopp. L’Inter però non parte battuta. I numeri in campionato sono da top d’Europa: basterà quindi incanalare il rendimento della Serie A anche nella supersfida ai Reds.
Come sottolineato questa mattina anche da La Gazzetta dello Sport, la squadra di Inzaghi sta macinando numeri e rendimento da big assoluta, specie nelle ultime settimane. L’Inter in Serie A domina in praticamente tutte le voci statistiche. Ha infatti di gran lunga il miglior attacco del campionato, con 43 goal segnati, ben 6 in più della seconda in classifica, la tanto decantata Atalanta ferma a quota 37. E, naturalmente, tira anche di più, con ben 115 tiri in porta finora, mentre il Napoli, secondo, si ferma a sole 89 conclusioni nello specchio.
L’Inter è poi una cooperativa del goal incredibile, con ben 15 marcatori differenti finora, e dei 43 goal fatti ben 11 sono stati di testa, primato assoluto anche in questo caso. Ma non solo goal: il gioco è diventato più coinvolgente, come dimostra la classifica degli assist: primo Barella a quota 7, secondo Calhanoglu a quota 5. Segnare tanto di testa è possibile solo quando si crossa tanto, come dimostra il primo posto anche in questa classifica, a quota 112. Non solo classe però, anche tanta fatica e corsa: al solito la classifica dei chilometri percorsi in campo è dominata dall’inesauribile Brozovic, con finora 11,71 km a partita.
Ecco perché la chiave sarà si fare attenzione, ma soprattutto attaccare. Il Liverpool è una macchina offensiva meravigliosa, ma l’Inter non è da meno. E non vincerà chi difenderà meglio, ma chi oserà di più, chi riuscirà a tenere maggiormente basso il baricentro avversario grazie ad un attacco continuo. I nerazzurri hanno dimostrato di saperlo fare ampiamente in stagione contro diversi avversari, anche il Real Madrid. Servirà fare lo stesso anche coi Reds, ma fasciarsi la testa ora è inutile: ci si penserà tra due mesi, quando tutto verrà rimescolato anche in base alla condizione fisica.