Lukaku sul razzismo: “Ci condiziona, anche inconsciamente. Vi racconto l’episodio dei ‘buu’ a Cagliari”
Il gigante belga affronta un tema molto delicato come quello sulle discriminazioniDopo il primo riguardante la finale di Europa League, pochi minuti fa è stato rilasciato il secondo estratto dell’intervista concessa da Romelu Lukaku ai microfoni di RTFB. In attesa della versione integrale in programma questa sera alle 20.30, ecco le sue dichiarazioni sul tema razzismo.
Buu a Cagliari – “Quando ho calciato il rigore non me ne sono reso conto, ma quando poi ho rivisto il video subito dopo la partita ho pensato “wow…”. Poi, dopo qualche tempo, è uscito anche un articolo su di me e Chris Smalling che mi ha infastidito”.
Razzismo – “A volte anche indirettamente siamo influenzati da queste cose, possono succedere in qualsiasi momento, anche in Belgio. Il Belgio è un paese con molte diversità etniche, ed è qualcosa che dobbiamo preservare. Ci sono sei o sette giocatori di origine congolese, Nacer Chadli è di origine marocchina. Quando siamo insieme siamo orgogliosi di essere belgi, per strada a Bruxelles lo vediamo: c’è diversità, ed è quello il bello del nostro Paese. Ne ho parlato con la federazione non molto tempo fa, occorre agire con persone competenti per combattere il razzismo negli stadi. Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese nella sua diversità e questo deve riflettersi negli stadi”.
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