FOCUS – 10 partite per programmare il futuro
La stagione della prima Inter del nuovo corso targato Roberto Mancini si è conclusa sul grande gol di Eder che ha permesso alla Sampdoria di Sinisa Mihajlovic di battere la Beneamata.
La sconfitta subita contro i blucerchiati ha decretato – a meno di miracoli sportivi – la mancata qualificazione dell’Inter per le coppe europee della prossima stagione. Il tifoso nerazzurro può così archiviare la quarta annata fallimentare consecutiva e guardare al futuro nella speranza di ritrovare quella competitività che ormai sembra essere diventata un lontano ricordo. Se è vero che l’Inter si ritrova a fine marzo ad essere fuori da tutto, senza avere la possibilità di centrare nessuno degli obiettivi prefissati ad inizio stagione, è altrettanto vero che alla fine del campionato mancano ancora 10 giornate: Mancini, la squadra e la società hanno dunque il dovere di non trasformare questa ultima parte del campionato in una lunghissima Via Crucis. L’unico modo per poter dare un senso a questo finale di campionato è quello di trasformare le ultime dieci partite in una sorta di preludio alla stagione 2015/2016.
Al momento infatti, al di là di un non trascurabile cambio di mentalità – la squadra cerca sempre di imporre il proprio gioco a differenza del passato – ciò che è stato costruito è sicuramente al di sotto delle aspettative. Le certezze sulle quali Mancini può contare in vista del ritiro di Brunico sono davvero poche e la sensazione di aver gettato al vento 5 mesi di lavoro aleggia con sempre maggiore insistenza nella testa dei sostenitori nerazzurri. Per trasformare queste ultime dieci partite in una sorta di pre-Brunico, sarebbe innanzitutto auspicabile cominciare a provare con insistenza il modulo che Mancini vorrà adottare nella prossima stagione: 4-2-3-1, 4-3-3 o qualunque altro schieramento.
Nel caso in cui la scelta dovesse ricadere sul 4-2-3-1, sarebbe interessante impiegare calciatori come Kovacic o Brozovic nei due di centrocampo, e capire se i due croati possono davvero diventare un’opzione importante in quel ruolo. Nella situazione attuale dell’Inter inoltre, sarebbe inutile continuare a puntare su Podolski, calciatore che con ogni probabilità lascerà Milano al termine della stagione, meglio impiegare con continuità Puscas. L’attaccante rumeno è un patrimonio dell’Inter e potrà fare solo meglio del Podolski appesantito e sfiduciato visto nelle ultime settimane.
La parte finale del campionato dovrà essere sfruttata al meglio anche dalla società. Essere fuori da tutto già a marzo, se da un lato sancisce il fallimento del progetto tecnico – almeno per questa stagione – dall’altro dà alla dirigenza la possibilità di programmare con calma il prossimo campionato, individuando già oggi quei profili di calciatori sui quali puntare per la prossima stagione. Se ci sforziamo per un attimo di guardare il bicchiere mezzo pieno, possiamo notare come la situazione non sia poi così disperata: programmare già da oggi il mercato estivo, contando sui preziosi suggerimenti di Mancini, in una stagione nella quale – salvo improbabili rimonte – avremo solo gli impegni del campionato e della Coppa Italia, rappresenta un vantaggio che va sfruttato.
La prossima stagione dovrà necessariamente essere quella della rinascita: la programmazione dunque, per risultare vincente, dovrà partire già da queste ultime 10 giornate di campionato. 10 partite per programmare il futuro: un futuro che dovrà vederci nuovamente protagonisti e non più comparse sbiadite di un film tristemente in bianco e nero.