Inter-Mazzarri: apertura possibile? Ecco il valzer di panchine che riguarda tutta l’Europa
Si prospetta un’estate ricca di cambiamenti, specialmente se si sta a guardare il mercato degli allenatori. All’estero sono già scoppiate le prime bombe: Mancini esonerato, il ritiro di Sir Alex Ferguson, l’addio praticamente certo di Mourinho, che lascia il Real Madrid in mano a Carlo Ancelotti, a sua volta pronto a lasciar orfano il PSG. E ancora Claudio Ranieri in forse al Monaco, neo proprietario di un certo Radamel Falcao, Spalletti e il possibile non rinnovo, Guardiola al Bayern Monaco.
Ma anche in Italia si prospetta un valzer di panchine non indifferente, che, come si può ben immaginare, andrà a toccare anche la bollente panchina dell’Inter.
Se le opinioni dei tifosi sono divise tra chi confermerebbe Strama e chi no, dall’ambiente giornalistico trapela una certa inquietudine, nonostante le innumerevoli conferme che Moratti in persona sta rilasciando in questi giorni a favore del tecnico romano. In ogni caso, il nome che con più insistenza circola per sostituire l’ex allenatore della Primavera è senza dubbio quello di Walter Mazzarri.
A tal proposito è intervenuto Alfredo Pedullà, esperto di mercato, nel corso del Monday Night di Sportitalia: “Il futuro del tecnico è tutt?altro che certo. C’è un precedente che non dà certezze: due anni fa il mister ha avuto un flirt con la Juve per due mesi e mezzo prima di firmare il rinnovo col Napoli. La storia si sta ripetendo. Sulla carta dovremmo escludere un nuovo accordo con gli azzurri. Il discorso è complicato e complesso, a me risulta che Mazzarri e la Roma hanno impostato un discorso al 70-75 % perché i giallorossi non possono ancora muoversi su Allegri. Ma mi risulta anche che ci sia stato un incontro tra l’entourage di Mazzarri e quello dell’Inter attraverso le persone di Branca e Ghelfi. Non è escluso che l’allenatore del Napoli possa restare fermo in attesa dell’Inter?.
Rincara la dose Pierluigi Pardo, di Sportmediaset: “Se Mazzarri non avesse avuto dubbi, avrebbe già firmato anche perché l’offerta di De Laurentiis è enorme e fuori dai parametri del Napoli e quindi è un grande riconoscimento del suo lavoro in azzurro – ha spiegato ai microfoni di Radio Crc, nel corso della trasmissione sportiva ‘Si gonfia la rete‘- Credo che Mazzarri stia aspettando la Roma che ha fatto un sondaggio su Allegri e Mazzarri. Se Berlusconi rinnova il contratto ad Allegri, questo potrebbe restare al Milan e quindi la Roma potrebbe puntare forte su Mazzarri. Probabilmente il tecnico del Napoli è stanco delle emozioni vissute in questi anni e vuole ricostruire. Non credo sia un problema di soldi ma forse Mazzarri vuole ricominciare un ciclo e quindi ha voglia di una nuova sfida. Mi risulta che anche sull’Inter c’è stata un?apertura da parte dell’Inter“.
Di un avviso differente Ciro Venerato, giornalista Rai vicino alle vicende del Napoli: “Dopo Bologna De Laurentiis ha chiamato gli agenti di Mazzarri proponendo al tecnico un contratto importante a quattro milioni annui. Mazzarri vuole però aspettare, non ha rifiutato l’offerta ma ha chiesto altri sette giorni alla società –ha commentato nel corso della trasmissione Number Two– La verità è che il tecnico ha già incontrato la Roma che ha ufficialmente offerto al tecnico un contratto triennale a tre milioni l’anno. Mazzarri è molto allettato dall’idea giallorossa perchè è un tecnico che ama ricostruire, ma ancora non ha firmato con il club capitolino. L’Inter dovrebbe riconfermare Stramaccioni anche se hanno consigliato a Moratti di cambiare rotta”.
Infine, l’opinione di Vittorio Raio, caporedattore della sezione sportiva di Radio Marte, che apre la settimana di Marte Sport Live con una riflessione circa la piazza Napoli, e la confronta con quelle interista e giallorossa: “Io non vedo perché, nel momento in cui in Italia si vive un momento così, uno abbandona un progetto vincente nel quale sei protagonista, allora perché va via? Perché ha paura che l’anno prossimo non vince? E l’anno prossimo deve fare di tutto! Andare a Roma o all’Inter sarebbe molto più semplice perché non ci sarebbe lo stress che si vivrebbe a Napoli”.