Il discorso – di fondo – è questo: che le proporzioni, alla fine, contano sempre, e che per ogni dato assoluto ne esiste uno relativo di eguale valore e rilevanza. Non c’è, qui, da fare dal relativismo spicciolo ma c’è semplicemente da prendere in mano i dati e mettersi a fare due conti: l’argomento è Lionel Messi, il tema è quanto l’eventuale acquisto di Lionel Messi andrebbe a incidere sul bilancio delle società pretendenti, tra tutte l’Inter, il Manchester City e il Paris Saint-Germain. E c’è uno studio, che pare serio, pubblicato dall’autorevole sito calcioefinanza.it, a mettere chiarezza sull’argomento.
Il primo dato – che viene peraltro rimarcato dal medesimo sito – è che l’Inter, grazie all’ormai stra-famoso Decreto Crescita (quello che offre una tassazione sensibilmente minore ai lavoratori, italiani e non, che dall’estero spostino la propria residenza in Italia, divenuto famoso grazie all’affare Cristiano Ronaldo e non solo), per Lionel Messi, dovrebbe sobbarcarsi uno stipendio lordo molto minore rispetto a City e PSG: sempre astronomico, certo, ma minore. Per la precisione: se gli inglesi e i parigini dovranno pagare l’intera cifra di 90,9 milioni di euro annui, all’Inter Messi costerebbe solamente – si fa per dire – 66,5 milioni l’anno. Un dato assoluto che, su due piedi, sarebbe incoraggiante: ma c’è un però.
Il però è dato dall’incidenza che l’acquisto di Messi avrebbe sui conti dei nerazzurri: e qui vediamo che l’incidenza sul bilancio dell’Inter è molto maggiore rispetto a quella che avrebbe sui bilanci di City e Paris Saint-Germain. Il riferimento, in questo caso, è il fatturato annuo dei tre club: il Manchester City (che fattura 610,6 milioni l’anno) vedrebbe i 90,9 milioni di stipendio lordo di Messi incidere per circa il 14,89% sul bilancio. Se la passerebbe leggermente meglio il Paris Saint-Germain, che – a parità di stipendio lordo – fattura 635,9 milioni e vedrebbe il tasso d’incidenza assestarsi a 14,29%. L’Inter, per contro, pur godendo di un minore stipendio lordo, fattura quasi la metà rispetto agli altri due club: 364,6 milioni all’anno. Il tasso incidenza, con queste cifre, è pari a 18,24%. E se da un lato la crescita del progetto Suning si vede nei nomi che insegue (Messi non è certo un colpo per cui chiunque possa competere), il gap con le potenze arabe, per ora, resiste nei numeri.
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