HANDANOVIC 7 – Bravissimo e attento su una sponda pericolosa ad uscire con il giusto tempismo per aiutare Skriniar sul rapidissimo Leao. Bravo e attento anche su un grande tiro da fuori di Saelemaekers, un po’ addormentato di riflesso su una progressione di Hernandez salvata sulla linea da Perisic. Incolpevole sul goal, troppe persone davanti a lui, solito goal casuale e della domenica del Milan.
SKRINIAR 7,5 – Ha dalle sue parti Leao che con la sua rapidità è una mina vagante. Va in affanno nei primissimi minuti ma poi come al solito si salva con il suo senso della posizione, bloccando a ripetizione Leao e Tonali. Salva poi un goal praticamente fatto su Hernandez con l’aiuto di Perisic e gioca sempre bene d’anticipo.
DE VRIJ 7 – Va in difficoltà quasi sempre sulle palle alte contro Giroud, riesce però comunque a reggere il colpo alla lunga distanza e non fa sbavature.
BASTONI 7 – Parte molto bene, attento in difesa e propositivo in avanti, continua a mantenere alti livelli di rendimento. Esce per infortunio nel finale ma è tra i migliori in campo. (D’AMBROSIO S.V.)
DARMIAN 7 – Cancella la perplessità sul suo impiego dal primo minuto pennellando il cross per l’1 a 0 di Lautaro. Si concentra poi molto più sulla fase difensiva rispetto a quella offensiva. Soffre tremendamente gli spunti di Leao sulla fascia in avvio, poi si riprende alla distanza e regge l’urto alla grande, dimostrando grande disciplina e applicazione.
BARELLA 7 – Parte quasi da ala aggiunta, spinge più lui di Darmian in avvio continuando a supportare la manovra sulla fascia destra. Soffre un po’ i break di Tonali, ma a sua volta regala grandi strappi per far ripartire i nerazzurri. Corre per 3 nella ripresa e cuce e strappa con una continuità impressionante.
BROZOVIC 8 – Tiene bene le redini della manovra, rendendosi anche pericoloso con un paio di affondi. Monumentale nelle chiusure quando il Milan rischia la superiorità numerica in ripartenza. Monumentale nella gestione dei tempi di gioco quando la squadra fatica e nel liberarsi della marcatura asfissiante, si toglie lo sfizio di regalare anche la palla del 3 a 0 a Gosens. Campione, troppo spesso sottovalutato dai media: centrocampista con pochi eguali al mondo al momento.
CALHANOGLU 5 – Parte un po’ contratto, forse la grande voglia di fare contro la sua ex squadra lo frena un po’ nel rendimento. Il meno brillante in mezzo al campo, anche da fermo non riesce ad essere preciso e incisivo come al solito. Lotta ma sembra in difficoltà, sia fisicamente che tecnicamente, perde un numero estremamente alto di palloni e si fa saltare con facilità. Ampiamente il peggiore questa serata purtroppo, l’unico insufficiente. (VIDAL 6,5 – Soffre in interdizione nei primissimi minuti, ma dà il là al 3 a 0 con un palla meravigliosa per Brozovic. Gestisce con i compagni nel finale.)
PERISIC 7 – Molto meno propositivo del solito, l’Inter dalle sue parti si vede molto poco e lui non si mette molto in evidenza. Fondamentale in difesa quando salva un goal praticamente fatto sulla riga di porta. Cresce alla distanza come successo anche con lo Spezia. Nel finale di primo tempo mette in croce la fascia destra del Milan. (GOSENS 6,5 – Entra nel finale per Perisic e decide di fare il suo primo goal all’Inter con un 3 a 0 pesantissimo al Milan. La prossima stagione sarà un fattore cruciale quando sarà al 100% della condizione.)
LAUTARO 8 – Parte con voglia incredibile e si vede: dopo solo 4 minuti segna un goal meraviglioso al volo su cross di Darmian. Difende palloni da centravanti di peso e cerca spesso il fraseggio e lo scambio coi compagni. Meraviglioso anche il cucchiaio del 2 a 0 sulla palla di Correa. Primo tempo da giocatore totale, da campione vero. (SANCHEZ 6 – Lancia bene un contropiede di tacco, poi vuole strafare e cerca due tiri inutili e pretenziosi, oltre che imprecisi, da metà campo. Sembra volersi mettere in mostra per possibili acquirenti…)
CORREA 6,5 – Tutta la squadra nella trequarti offensiva gira bene, ma lui è un fantasma. Ha il merito di fare ammonire Hernandez che gli fa un fallo “sull’arancione” andante. Sublime poi la palla filtrante per il 2 a 0 di Lautaro Martinez. (DZEKO 6 – Entra principalmente per fare la torre e tenere alta la squadra, lo fa bene.)
INZAGHI 7 – L’Inter parte bene ma poi dopo il vantaggio rincula progressivamente e va in netta difficoltà sul’1 contro 1 e sul pressing del Milan. I rossoneri pressano e attaccano per tutta la partita, ma senza essere mai troppo pericolosi e cinici. I nerazzurri invece sfruttano quanto creato e dimostrano di sapere reggere anche nei momenti di crisi. Partita di maturità di tutta l’Inter, che come un pugile navigato, attacca al momento giusto prima tramortendo l’avversario in avvio, poi finendolo con un tremendo tris di attacchi proprio mentre si scopre per cercare di riaprire la gara. Lascia sfogare l’avversario per poi colpire: tattica vecchia ma sempre efficace. Vittoria che pesa come un macigno, non solo per la Coppa Italia, ma anche dal punto di vista psicologico per le possibili conseguenze sul campionato. Continua il trend positivo, Inter rinata dopo la vittoria contro la Juventus.
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