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Tempo di bilanci per un’Inter che si ritrova costretta a fare i conti con una sconfitta nel derby con il Milan, che non intacca certamente le ambizioni degli uomini di Antonio Conte, ma che impone comunque una riflessione per capire quali sono stati i limiti emersi ieri. Senza dubbio, ad esempio, la formazione nerazzurra paga alcune fragilità difensive che hanno permesso ai rossoneri di capitalizzare al meglio le occasioni offensive create.
Se c’è un altro aspetto emerso dalla gara è la differente tenuta atletica che hanno mostrato le due formazioni: l’Inter ad inizio ripresa ha infatti provato ad attaccare con maggiore intensità per rimettere in piedi l’incontro, finendo però per perdere le energie con il passare dei minuti. E qui entra il discorso relativo alle Nazionali: il fatto che tanti uomini di Antonio Conte siano stati impegnati in giro per il mondo nelle scorse due settimane ha senza dubbio pesato sull’andamento della sfida.
Non può essere una completa giustificazione (le cause della sconfitta sono molteplici e spaziano dagli errori difensivi alle assenze), ma sicuramente uno dei fattori in grado di spiegare la partita di ieri. Per comprendere meglio, basta guardare i numeri: considerando tutta la rosa, il minutaggio delle due formazioni in Nazionale è simile, ma la situazione cambia radicalmente focalizzandosi solamente i giocatori che nel derby sono scesi in campo dal primo minuto.
L’undici iniziale di Antonio Conte contava sulle gambe 1694 minuti, contro i soli 970 del Milan. In più nella formazione nerazzurra erano presenti Vidal e Lautaro (oltre al subentrato Sanchez) rientrati dal Sudamerica a poche ore dalla gara, mentre nei rossoneri nessun calciatore ha solcato l’oceano.
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