Prove tattiche per la nuova Inter di Inzaghi: tre moduli come opzioni
Cosa può cambiare tra centrocampo e attaccoIl 3-5-2 è il modulo che piace di più a Simone Inzaghi ma attenzione alle possibili “sorprese”. Il tecnico nerazzurro ha ammesso in conferenza stampa che proverà nuova soluzione tattiche, restando però fedele al suo 3-5-2. Quali sono queste nuove opzioni? In parte, l’abbiamo già viste nel primo test stagionale dei nerazzurri.
3-4-1-2 – Nell’amichevole di ieri contro la FC Milanese, complici anche le assenze di Calhanoglu, Barella e Brozovic (ancora in vacanza), Inzaghi ha provato un inedito 3-4-1-2: Correa dietro alla LuLa. La linea di mediana era composta invece dai due giovani Asllani e Agoume. Si tratta di un’opzione che abbiamo già visto la scorsa stagione. In alcuni match, infatti, Calhanoglu tendeva ad avanzare un po’ più avanti rispetto a Brozovic e Barella, formando così quasi un 3-4-1-2. Ma non solo: in un paio di occasioni, Inzaghi ha anche usato Sanchez come trequartista dietro alle due punte, soprattutto quando l’Inter si è ritrovata sotto e con poco tempo per rimontare.
L’arrivo di Mkhitaryan e un possibile riscatto di Correa potrebbero convincere Inzaghi a utilizzare questo tipo di impostazione tattica in modo più deciso rispetto allo scorso anno. Sarebbe da verificare il funzionamento del centrocampo a due dal 1′ formato da Brozovic e Barella ma sicuramente si tratta di un’arma in più.
3-4-2-1 – É difficile che l’Inter non utilizzi due centravanti con Lautaro, Lukaku e Dzeko in rosa ma il 3-4-2-1 è comunque da tenere in considerazione. Correa, Calhanoglu e Mkhitaryan possono tranquillamente giocare sulla linea dei trequartisti. Chissà che non possa essere un modulo da utilizzare in caso di turnover massiccio per i centravanti nerazzurri.