Inter, decise le mosse per tentare la rinascita
Ecco il piano di rinascita della squadraIl momento no dell’Inter potrebbe essere sfruttato come punto di svolta. L’inizio a singhiozzo in stagione, condito da 4 sconfitte in 9 partite, ha portato la dirigenza e Inzaghi a incontrarsi ieri ad Appiano per stilare un piano d’azione per la rinascita. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, i punti tracciati per sistemare la situazione sarebbero 4.
In primis pazienza e lavoro certo, ma la svolta deve essere immediata. Solo per fortuna il distacco dalle rivali è ancora contenuto. Per questo bisogna rialzare la testa subito, senza perdere ulteriore terreno. Società e dirigenza in tal senso daranno pieno appoggio e aiuto a Inzaghi per riprendere a marciare in maniera spedita.
In secondo luogo andrà rispolverato il brio di un tempo. I nerazzurri corrono tanto, ma a vuoto, senza dinamismo. La stagione, con il Mondiale di mezzo, di certo non aiuta, perciò in inverno, durante la sosta per le nazionali, si opterà per un mini ritiro al caldo per mantenere un livello accettabile di condizione nonostante la lunga inattività. Inzaghi deve ancora scegliere la destinazione tra Canarie e Dubai. Nel frattempo nelle settimane mancanti al ritiro occorrerà meno frenesia e più accortezza in campo: correre sì, ma con criterio.
Il terzo punto riguarda direttamente le scelte del tecnico, a volte, come a Udine, rivedibili e affrettate. Serve stabilità nelle gerarchie, unita alla flessibilità dovuta alle caratteristiche dell’avversario. Però le situazioni in bilico vanno necessariamente chiarite, in primis sulla questione portiere. L’alternanza tra i pali dovrà cessare pian piano per dare più sicurezza a tutto il gruppo. Le prossime gare saranno decisive per decretare il titolare, ma è probabile che rimarrà Handanovic. Inzaghi infatti non vuole privarsi della sua importanza a livello di spogliatoio.
Infine bisognerà lavorare sulla testa. I giocatori sono troppo nervosi e ansiosi. Dopo la sosta bisognerà tornare a giocare leggeri e spensierati, consapevoli dei propri mezzi. Sereni ma motivati, tranquilli ma con la giusta cattiveria: a Inzaghi l’onere di trovare la giusta alchimia. Ovvio che, si spera, il rientro di Lukaku anche in tal senso possa fare la differenza.