Inter-Napoli, Spalletti in conferenza: “Si è visto che volevamo vincerla. Lautaro ed Icardi? Da provare…”
Il tecnico nerazzurro parla ai giornalisti presenti al Meazza dopo la vittoria contro gli azzurri di Ancelotti
Una vittoria che fa tanto morale, una vittoria che serviva come il pane. In una settimana in cui si è parlato di tutto meno che del campo, a partire dal caso Nainggolan, i 3 punti contro il Napoli permettono di lavorare più serenamente e di staccare le avversarie dirette per un posto in Champions.
Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore nerazzurro Luciano Spalletti si dimostra soddisfatto sotto tutti i punti di vista: “E’ stata una bellissima partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. La squadra voleva vincere e lo ha fatto vedere sin da subito, sin dall’inizio con quella traversa di Icardi”.
In molti si chiedono se Lautaro Martinez ed Icardi possano giocare assieme: “Fate bene a dire che va provato, così come Keita. Perché quest’ultimo, quando riparte, è forte. Nel secondo tempo abbiamo dovuto abbassare il baricentro per respingere la qualità vera del Napoli, loro fanno viaggiare la palla a duemila chilometri orari. Noi abbiamo dovuto riempire la partita per 95 minuti”.
Il tecnico di Certaldo si aggiudica lo scontro con Ancelotti: “Da lui ho tutto da imparare. Lui prepara le gara meglio di me, chiaro che poi conta l’atteggiamento delle scalate in avanti. De Vrij e Skriniar sono fortissimi di testa, di là c’è Koulibaly che è un centrale forte che ti monta addosso. quindi il tentare di giocare diventa una possibilità in più. Mi è piaciuta la squadra, è entrata con la determinazione di portare a casa i tre punti. Poi non riusciamo magari a gestirla e cambiarla come vogliamo, sotto l’aspetto caratteriale facciamo fatica quando prendiamo un vantaggio da portare a termine. C’è sempre qualcosa che va storto, come nel primo tempo quando potevamo portare a casa uno 0-0 striminzito”.
A macchiare il match, i cori razzisti piovuti da San Siro: “Noi, in campo, stiamo a sbraitare sui comportamenti dei giocatori. Su quello che dice faccio fede a lei, e dico che non vanno fatti. Oggi c’erano 65mila persone per vedere uno spettacolo che ci piace, quindi dobbiamo cambiare mentalità per fare tornare il nostro calcio ai vertici europei”.
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