Il 29 maggio 2011 non è una data banale per i tifosi nerazzurri. Quel giorno si giocava Inter-Palermo: la partita che rappresenta l’ultima finale di Coppa Italia giocata dalla squadra nerazzurra prima di quest’anno. Si trattava, fino a poco tempo fa, anche dell’ultimo trofeo vinto dall’Inter prima dello Scudetto con Conte dello scorso anno. Inter-Palermo 3-1 ha quindi un significato profondo nella storia dell’Inter: rappresenta la fine di un ciclo meraviglioso targato Moratti, Zanetti, Milito, Eto’o e chi più ne ha più ne metta.
La formazioni di quella sera del 29 maggio era: Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Stankovic; Sneijder ; Pazzini , Eto’o. Milito in panchina, con Maicon (squalificato) e Cambiasso (infortunato) assenti d’eccezione. L’uomo della serata? Ma ovviamente Samuel Eto’o, accompagnato da un Wesley Sneijder in particolare forma. Se ricordate, il leader dell’Inter nella stagione 2010/2011 era il campione camerunense che segnò 35 reti in una sola annata, compresa la doppietta contro il Palermo in finale.
La partita di un Olimpico pieno di rosanero ma, soprattutto, di nerazzurro si aprì con il gol di Eto’o. Pallone illuminante di Sneijder tra le linee, Eto’o scatta sul filo del fuorigioco ed entrando in area dalla sinistra fredda Sirigu tra i pali rosaonero. 1-0 Inter. Inizia il secondo tempo ed è di nuovo Eto’o a timbrare il cartellino, ricevendo il pallone sulla destra e di nuovo trafiggendo Sirigu con un colpo secco. 2-0 Inter. Due reti da campione vero che mettono in discesa la finale. Il gol di Muñoz all’88’ ci fa spaventare ma El Principe Milito al 92′, subentrato cinque minuti prima, regala la Coppa Italia all’Inter di Leonardo con la rete del 3-1 finale su assist di Pandev raccolto a centro area. È mini-Triplete per l’Inter, che arrivava da una stagione di alti e bassi: la delusione dello Scudetto perso contro il Milan e della eliminazione ai quarti contro lo Schalke 04 andava a braccetto con i successi in Supercoppa Italiana e Mondiale per Club portato a casa. I festeggiamenti al fischio finale con Moratti e Zanetti abbracciati insieme sono ricordi di un’Inter rimasta nella storia.
Piccola curiosità: quella sera l’Inter non vinse soltanto la sua settima Coppa Italia nella storia, ma anche la Coppa del 150º anniversario dell’Unità d’Italia: un trofeo istituito nel 2011 per celebrare i 150 anni dall’Unità d’Italia nel 1861 e assegnato, oltre al vincitore del GP d’Italia e del Giro d’Italia, anche ai vincitori della Coppa Italia 2010/2011.
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