INTER-PALERMO 3-1, i top e i flop – Benissimo Perisic e Icardi, sorpresa Kondogbia; terzini spaesati
Dopo Inter-Palermo analizziamo le prestazioni dei migliori in campo e dei "rimandati" per i nerazzurri.I TOP
PERISIC – Come già detto in apertura, è difficile individuare il migliore dei nerazzurri scesi in campo questa sera. Perisic, però, sta assumendo i connotati di quel giocatore che anche se non è sempre al centro della manovra – ed è quasi normale visto che è spesso defilato in fascia – è comunque il più temuto dagli avversari. Così, anche se gioca meno palloni di Ljajic o Kondogbia, è fenomenale a tramutare quelli che tocca in situazioni sempre più o meno potenzialmente pericolose. Entra nel tabellino con un gol tipico del suo repertorio: accentrarsi quando la sfera si trova dal lato opposto a quello di sua competenza e finalizzare. Per ulteriori conferme sulla sua prestazione, chiedere a Rispoli. ARMA LETALE
ICARDI – Il numero 9 nerazzurro entra di diritto fra i top del match: un gol, un assist e tanto movimento (finalmente!) gli valgono la menzione d’onore su questa vittoria. Bellissima la sua realizzazione, con un colpo al volo da attaccante puro che ha ricordato il gol di Schnellinger. un difensore, nella semifinale dei Mondiali del ’70; meraviglioso anche il pallone che Perisic deve appoggiare in rete di testa in occasione del terzo gol. Ed è l’assist, più del gol da rapace d’area, a sorprendere: l’argentino non è solito giocare tanti palloni fuori dall’area di rigore, perciò se riuscirà a non perdere la cattiveria sottoporta e ad abbinare ad essa il sacrificio anche lontano dalla porta, potrà ambire a diventare un top player. KILLER
KONDOGBIA – Piccola premessa: siamo del parere che il Kondogbia visto stasera non giustifichi comunque i 35 milioni del suo cartellino. Ma rispetto alle altre uscite, l’ex Monaco mette in mostra un condizione fisica in crescita e una personalità che, piano piano, sembra venir fuori seppur col contagocce (vedasi dribbling o passaggi più rischiosi anche nella propria metà campo). L’adattamento al campionato italiano è difficile quasi per tutti: che Kondogbia ne stia venendo fuori una volta per tutte? Parlando invece di aspetti più tecnico-tattici, nel 4-2-3-1 e con Medel accanto il francese ha dimostrato di fare bene filtro e densità, mandando spesso in tilt il centrocampo avversario e imbeccando bene i tre trequartisti. Alla lunga regge bene i 90 minuti rispetto a qualche compagno. REDIVIVO