25 Ottobre 2019

Inter-Parma, Conte in conferenza: “Agnelli e la Juve? Io penso a noi. De Vrij il mio Bonucci”

Il tecnico nerazzurro incontra i giornalisti alla vigilia del match di campionato in programma domani a San Siro alle ore 18.00

Non c’è un attimo di tregua per l’Inter di Antonio Conte. La squadra nerazzurra è chiamata subito a mettere alle proprie spalle il successo rimediato in Champions League contro il Borussia Dortmund e a non fallire l’appuntamento con i 3 punti domani pomeriggio a San Siro contro il Parma per rimanere in scia della Juventus. Prima però il consueto appuntamento con la conferenza stampa di presentazione del match di Conte che risponderà alle domande dei giornalisti presso la sala stampa delCentro di allenamento Suning di Appiano Gentile.

La novità di questa conferenza stampa, è che sarà tradotta anche in lingua dei segni per consentire anche ai non udenti di seguire la conferenza.

INTER-PARMA“Siamo amici di infanzia con Faggiano, il Ds del Parma. Roberto (D’Aversa, ndr) ci conosciamo da tanto, si è sviluppato un bel rapporto con la sua famiglia. Sono contento che stia facendo molto bene, noi dovremo fare grande attenzione perché il Parma è in un ottimo momento di forma. Ha vinto 5-1 contro il Genoa, è una squadra in salute, dovremo fare molta attenzione a non lasciare campo nelle ripartenze, hanno giocatori letali in questo aspetto come Gervinho. Però tutto il Parma è una squadra forte e ben allestita, sarà bello affrontarli ma sono avversari e vogliamo batterli”.

REPARTO ATTACCANTI“Per quello che riguarda il reparto d’attacco, noi siamo partiti con un’idea ben precisa sapendo le caratteristiche dei giocatori quindi sapevamo di avere tre attaccanti con determinate caratteristiche: Lukaku, Lautaro e Sanchez. Sapevamo anche delle caratteristiche di Politano che ha delle caratteristiche non proprio da prima punta, però lui ci aveva già giocato in passato col Sassuolo come seconda punta. Io alle punte chiedo determinate cose, poi c’era Sebastiano Esposito come quinta punta. Quindi da questo punto di vista sapevamo di essere abbastanza sereni, poi si è fatto male Alexis ed è stata una perdita notevole per noi, a quel punto abbiamo sdoganato Seba (Esposito, ndr). Ha fatto il precampionato con noi, ha giocato molto bene con Perisic da attaccante quando non ne avevamo. Abbiamo questa rosa, vediamo l’evolversi della situazione di Alexis. Speriamo possa tornare quanto prima, poi i discorsi di mercato vanno affrontati con la società, confrontandoci e cercando di trovare la migliore soluzione sapendo che dobbiamo recuperare tutti gli effettivi”.

SITUAZIONE INFORTUNATI“Abbiamo l’allenamento di oggi pomeriggio da fare. Voglio parlare con i medici e fare attente valutazioni. Sicuramente è un momento in cui dobbiamo fare di necessità virtù e quindi essere bravi a superare delle difficoltà così come fatto col Dortmund. Non sarà semplice giocare dopo neanche tre giorni di riposo contro il Parma, però lo dobbiamo fare e stiamo cercando di recuperare energie, al tempo stesso dobbiamo preparare la partita. Però siamo pronti a dare battaglia. Lo eravamo contro il Borussia, lo saremo contro il Parma sapendo che sarà una gara difficile appellandoci anche al calore di San Siro che contro il Borussia è stato fondamentale e mi auguro che anche domani ci possa trascinare”.

QUANTO MANCA PER L’INTER DI CONTE“Penso un’idea tu la intravedi fin dalle prime battute, non ha bisogno di mesi. Dopo già una settimana che lavori con i calciatori, se c’è un’idea precisa la vedi. Poi più tempo passa più puoi vedere determinate situazioni. Però un’idea se c’è, c’è da subito. Penso che un’idea nell’Inter si possa vedere sia nella fase di possesso che di non possesso. Se c’è un rammarico, è il non avere tanto tempo per poter lavorare. Essendo da poco iniziato questo percorso e giocando ogni tre giorni, avremmo bisogno di più tempo per lavorare sui dettagli. Però sono contento comunque perché il tempo che ho a disposizione, ho un gruppo di ragazzi che recepisce bene. In più abbiamo il supporto del video che è molto importante”.

CALCIATORI ITALIANI“L’obiettivo mio e della società è cercare di puntare su giocatori forti e affidabili, che siano italiani o stranieri: l’importante è che siano forti e affidabili. Detto questo, il calciatore italiano ti dà delle garanzie immediate perché conosce il modo di lavorare che abbiamo in Italia, che è un po’ diverso rispetto all’estero. Noi siamo molto più pignoli, più tattici, per analisi video ed andare nel dettaglio della situazione mentre all’estero si fa in maniera minore. L’aspetto positivo quando prendi calciatori italiani è che sono già abituati. Comunque io penso che avere un’anima italiana sia anche importante. Ma anche Handanovic lo considero italiano, ormai ha la mentalità italiana. Ed è importante avere calciatori in squadra che possano indirizzare il lavoro che facciamo e dare una mano per promuovere questo tipo di lavoro soprattutto per i nuovi che arrivano dall’estero e si affacciano ad una nuova realtà”.

BROZOVIC E VICE BROZOVIC “Per caratteristiche sicuramente Sensi è un tipo di calciatore che può giocare davanti la difesa, lo ha fatto. Personalmente quando posso, Stefano lo preferisco in posizione più avanzata perché è un calciatore che vede calcio e molto intelligente tra le linee, ha l’ultimo passaggio e fa gol. Inevitabile che Stefano potrebbe giocare anche davanti la difesa. Abbiamo anche Borja Valero che può giocare davanti la difesa. Brozo sta facendo bene, ma lui sa che io sono molto esigente e sa dove deve migliorare per diventare un top a tutti gli effetti”.

NERVOSISMO ALLA JUVENTUS?“Noi abbiamo iniziato un nostro percorso e dobbiamo essere bravi a guardare a noi e non guardare gli altri. Se proprio dobbiamo guardare, penso sia giusto guardare davanti e non dietro. Però abbiamo iniziato un nuovo percorso, sappiamo delle difficoltà. Il fatto di essere in questa prima parte del torneo molto vicini a chi sta davanti, ci deve dare soddisfazione, ma al tempo stesso non ci deve far perdere di vista la realtà. Dobbiamo lottare ogni partita che deve essere per noi un banco di prova importante in cui dare il massimo, solo dando il massimo possiamo ottenere i tre punti. Noi dobbiamo continuare come stiamo facendo. Nei percorsi ci vuole comunque tempo. Penso che siamo sulla strada buona, continuiamo così e cerchiamo di vedere alla fine dove saremo capaci di arrivare. L’importante è fare questo percorso al massimo, senza avere rimpianti. Alla fine poter dire che più di questo non si poteva fare”.

FRASI MOTIVAZIONALI “Al di là di frasi motivazionali, penso che sia importante sempre fornire delle prove. Fornire delle situazioni, far vedere al calciatore perché magari alcune cose non sono andate nella giusta maniera, quindi puoi trovare delle situazioni tutti insieme in cui migliorare. Gli ultimi 20 minuti col Sassuolo non ci hanno reso felici noi dello staff ma soprattutto i calciatori. Si sono resi conto che bisognava migliorare. Detto questo penso che col Dortmund ci sia stata già una bella risposta da parte dei ragazzi. Però come dico sempre, io sono qui, sono l’allenatore ed è giusto sottolineare cose positive e negative. Ma vi assicuro che i primi a voler migliorare le situazioni sono i calciatori e per questo mi ritengo fortunato perché ho un gruppo di ragazzi responsabili”.

SOPPERIRE ALL’EMERGENZA “Sicuramente la crescita di questa squadra nell’assimilare sempre di più alcuni concetti ed alcune situazioni. De Vrij, così com’era Bonucci, diventa un calciatore per noi importante, un calciatore che per situazioni tattiche gli devono lasciare dello spazio a lui o al vertice basso. Devono sapere che ci sono determinate situazioni e determinati movimenti in cui loro vanno a trovare determinati movimenti e Stefan lo sta facendo. Ho sempre detto che i tre centrali sono i primi costruttori di gioco, in passato anche Godin ha fornito l’assist per il gol di Sensi. Sono situazioni che proviamo e che dobbiamo migliorare, dobbiamo continuare e fare ancora di più. Non sono lanci lunghi quelli”.

BROZOVIC“Lui può migliorare tanto, sia nella verticalizzazione e quindi nell’ultimo passaggio a fornire l’assist. L’ha fatto col Borussia però era una situazione di ripartenza, su squadra schierata può migliorare tanto. E deve lavorare anche un bel po’ sulla fase difensiva, perché chi gioca davanti la difesa è un ruolo chiave. Ha questi due aspetti che può migliorare per diventare un calciatore top. Per quanto riguarda Pirlo, stiamo parlando di calciatori che saranno ricordati per sempre. Se parli di calcio e parli di Pirlo, parli di un genio. Brozo ha caratteristiche diverse, però è un calciatore che sta lavorando bene, è stata una scoperta positiva, deve lavorare per diventare un calciatore top perché ha le caratteristiche per riuscirci”.

AGOUME“Ha bisogno ancora di fare uno step. È un calciatore che ha qualità, però viene da un campionato straniero differente, noi siamo molto tattici e lui deve fare un ulteriore step prima di poter giocare in prima squadra. Però ha le qualità, nel momento in cui c’è la possibilità ci lavoreremo, però abbiamo tanti ragazzi bravi con un prospetto importante come Agoume, Pirola e tanti altri. Il settore giovanile sta lavorando molto bene, poi sta a me cogliere le opportunità che mi darà il settore giovanile e capire chi può far parte della rosa dell’Inter e quelli che hanno bisogno di aspettare. Da parte mia però non c’è alcun timore. Pogba lo feci giocare a 18 anni. Se uno è forte, non ci sono preclusioni da parte mia. Anzi, i giovani portano entusiasmo, l’importante è che siano certezze. Giochiamo partite importanti in cui l’obiettivo è fare tre punti, se lancio un giovane quindi è perché è una certezza”.

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