Ci si aspettava una prestazione di rabbia ma anche di qualità da parte dell’Inter questa sera contro il Parma, dopo il deludente pareggio ottenuto a Kiev contro lo Shakhtar Donetsk. E invece, dopo un primo tempo nettamente dominato ma senza la giusta cattiveria in fase di finalizzazione, i nerazzurri si ritrovano improvvisamente sotto di due reti in avvio di ripresa. Solamente un grande piattone di Brozovic e la rete quasi allo scadere di Perisic, consentono ad Antonio Conte di schivare la crisi e guadagnare comunque un punto in campionato. A sorpresa, al termine dell’incontro, Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.
RIGORE MANCATO – “Dico in premessa che non voglio creare un alibi. E’ doveroso da parte mia esprimere delle considerazioni sugli arbitraggi avuti e lo dico perché questo è l’unico strumento per poter comunicare. Purtroppo c’è un vuoto normativo, il Var interviene solo in caso di chiaro errore dell’arbitro, questo non giustifica che si debba assistere a valutazioni a nostro giudizio sbagliate. Oggi c’era un evidente rigore per l’Inter su Perisic, avere una situazione del genere in cui il Var viene utilizzato solo parzialmente non è corretto. La nostra prestazione non è stata delle più belle, ma dopo sei partite dovevo fare questo tipo di consuntivo”.
VAR – “Io e tutto il mondo del calcio siamo favorevoli al supporto tecnologico, ma deve limitare gli errori. Ma comunque un episodio del genere è l’esempio di come il supporto tecnologico debba chiarire la situazione. In questo caso parlare di rigore certo è molto semplice, sono qui per fare la denuncia sul vuoto normativo. E’ giusto che anche la classe arbitrale ogni tanto abbia maggiore attenzione”.
INTER NEL MIRINO – “Credo che la penalizzazione sia un fattore che avviene per tutti i club. Oggi l’arbitro neanche doveva arbitrare, anche questa è un’attenuante. Se valuto l’operato di Piccinini dico anche che in Benevento-Inter c’era un rigore che non c’è stato dato. Sarei intervenuto comunque dopo un episodio del genere, non è un alibi”.
COMUNICAZIONE – “La comunicazione tra classe arbitrali e società dovrebbe avvenire più spesso. Oggi son qui con la massima serenità e senza accusare nessuno. Se ci fossero più momenti di confronto, per spiegare anche le modiche normative ai calciatori, sarebbe più semplice anche l’operato dell’arbitro”:
MOMENTO NO – “Stiamo vivendo un momento difficilissimo, tanti ragazzi hanno avuto una sola settimana di riposo. Il campionato è lunghissimo, già oggi aver riacciuffato questa partita particolare ha un grande significato, ci dev’essere massima serenità”.
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