Le PAGELLE di Inter-Parma 2-1: Asllani brilla, Acerbi salva Inzaghi. Che fatica Dumfries e Correa!
I voti dei nerazzurri in campoONANA 6 – Reattivo sul sinistro potente e al volo di Benedyczak, mentre non può davvero nulla sul capolavoro di Juric che sblocca l’incontro. I tanti palloni giocati dall’estremo difensore camerunese confermano la poca varietà delle giocate dei suoi compagni.
D’AMBROSIO 5.5 – Non giocava dallo scorso 8 ottobre, poi il lungo infortunio e la pausa dei Mondiali. Si vede che gli manca il ritmo partita, sia nelle coperture che nell’impostazione delle giocate.
–> 81′ ACERBI 7 – Suona la carica con il suo ingresso, capisce che in un momento disperato della partita la soluzione migliore è cercare il lancio lungo sugli attaccanti. S’inventa l’assist della giornata, ma Lautaro spreca malamente. La decide con un pallonetto di testa dal limite dell’area di rigore che estrae dal suo cilindro.
DE VRIJ 5 – Errore imperdonabile sulla rete del Parma. E’ fuori posizione e si perde Juric che lo batte sul tempo con una conclusione micidiale.
BASTONI 5.5 – Rispetto ai tre titolari di difesa dà maggiore affidabilità in chiusura, ma anche lui sbaglia qualche uscita inattesa.
–> 66′ DIMARCO 6.5 – Di categoria superiore in questo momento rispetto a Gosens. Tanti movimenti sul filo del fuorigioco, stop da manuale del calcio e traiettorie sempre insidiose coi suoi cross in mezzo all’area di rigore.
DUMFRIES 4.5 – Non riceve mai in corsa per attaccare la profondità. Eppure i compagni provano più volte ad attivarlo, ma lui niente, rimane fermo, non punta e torna dietro con un passaggio comodo.
–> 67′ BELLANOVA 6 – Si perde spesso nell’ultimo passaggio, ma si fa trovare sempre sulla corsa in profondità coi tempi giusti. La voglia c’è, merita più minuti.
GAGLIARDINI 5 – Ha sul piattone l’occasione più ghiotta del primo tempo e non trova la porta sull’ottimo servizio di Gosens. Non cerca mai una zona luce, si muove tanto e male, sempre dietro il suo marcatore.
ASLLANI 7 – Tanti lanci a scavalcare la difesa avversaria, quasi sempre con una precisione millimetrica. Con una squadra così statica che non propone movimenti degni di nota, del resto non gli rimane altro che fare affidamento alla qualità del suo calcio sia col destro che col mancino. E da una sua palla lunga a cercare Dzeko nasce la rete del pareggio.
MKHITARYAN 5.5 – E’ il calciatore con più qualità nel centrocampo di questa sera. Chiamato a fare gli straordinari, accusa comprensibilmente un po’ di stanchezza.
–> 67′ DZEKO 6.5 – Il più lucido e preciso dei tre attaccanti in campo. Tante buone giocate di qualità e un gol solamente sfiorato per la strepitosa parata di Buffon.
GOSENS 6 – Il passo stasera c’è, tra lui e Dumfries la differenza stasera si nota. Lui cerca costantemente la profondità, mentre il collega si limita ad una prestazione attendista. Premiamo almeno l’atteggiamento, in una serata del genere ci si aspetta comunque qualcosa in più.
–> 81′ DARMIAN 6 – Si adatta a fare il braccetto destro della difesa e crea superiorità quando l’Inter è in possesso.
LAUTARO MARTINEZ 6 – Dalla panchina gli urlano di non accorciare e farsi trovare sempre sulla linea del fuorigioco, ma così facendo dalle sue parti non arrivano palloni giocabili. Sbaglia tanto quando la partita si spacca in due e crea più spazi, ma con un pizzico di fortuna sigla il gol che tiene l’Inter in vita.
CORREA 4.5 – Stavolta è difficile giudicarlo e giustificarlo. Dovrebbe fare da collante tra centrocampo e attacco, invece passeggia sulla trequarti senza offrire quella soluzione utile in uscita di palla che Inzaghi si aspetta da lui. Rimane in campo per 113′, ma se ne accorgono in pochi.
–> 113′ SKRINIAR s.v.
INZAGHI 5.5 – E’ vero che le assenze sono tante e pure pesanti, soprattutto perché si ritrova i tre centrocampisti titolari fuori per infortunio. Ma contro questo Parma ci si sarebbe aspettati qualcosa di più che una partita di sofferenza ripresa con una rete deviata nei minuti finali della ripresa e decisa da una giocata di Acerbi nel secondo tempo supplementare. Poche idee e poco coraggio, se non si osa in serate del genere allora un pareggio rimediato a Monza diventa più comprensibile. I cambi sono azzeccati, ma arrivano chiaramente in ritardo.