Inter: Pioli normalizzatore o potenziatore? No, Re Mida
Il tecnico nerazzurro, grazie alle prestazioni in campionato, ha fatto crescere il valore della rosa di 162 milioniRicordate la “querelle” sul fatto se Pioli fosse un normalizzatore o, come si autodefinì il giorno della presentazione, un potenziatore? Ebbene, La Gazzetta dello Sport toglie le castagne dal fuoco, definendo il tecnico parmigiano come un Re Mida, il mitologico re greco che trasformava in oro tutto quello che toccava: “Nei suoi 100 giorni di Inter, l’allenatore non solo ha rimesso l’Inter al centro del calcio italiano (31 punti in 13 giornate, dal 12° al 4° posto), ma anche fatto crescere il valore di buona parte della rosa che dopo la sconfitta di Genova contro la Sampdoria era precipitato ai minimi – si legge oggi sulla rosea -. Il morale non ha un indice concreto, viaggia sulle emozioni del momento. Il valore dei giocatori invece si può tastare con il termometro del mercato. Abbiamo preso in esame undici giocatori che in totale hanno accresciuto il loro valore di 162 milioni. Un dato su cui anche la famiglia Zhang ha posto la sua attenzione”.
KONDOGBIA – L’esempio più lampante lo si ha con Geoffrey Kondogbia: balbettante con Mancini, addirittura epurato da de Boer, è diventato prezioso con Pioli. Come sottolinea ancora il quotidiano milanese: “Il francese, pagato 31 milioni più bonus nell’estate del 2015, ha già totalizzato un ammortamento di circa 12 milioni sul contratto quinquennale. I restanti 18 milioni e spicci verrebbero superati da un’offerta di acquisto di 20 milioni, il suo valore momentaneo – sottolinea il quotidiano -. Quindi non ci sarebbe alcuna perdita. Il croato, invece, porterebbe addirittura dei benefici consistenti al bilancio del club se fosse sacrificato (la Premier League in testa lo segue). Pagato 17 milioni dal Wolfsburg, restano circa 10 milioni da ammortizzare. Il valore del croato però si aggira sui 40 milioni e pertanto porterebbe una plusvalenza di 30. Cifre elevatissime che possono diventare realtà grazie anche al lavoro di Pioli”.
IL NUMERO DI KONDOGBIA INFIAMMA SAN SIRO