Da Mancini a Icardi: un 2016 di liti e turbolenze
Il 2016 nerazzurro è stato caratterizzato, non solo da prestazioni altalenanti in campo, ma anche da turbolenze dentro e fuori dallo spogliatoioIcardi
Tra i tanti problemi dell’Inter del 2016, c’è stato anche il caso legato a Mauro Icardi. Dopo un’estate passata tra le polemiche per le ripetute dichiarazioni della moglie, Wanda Nara, sul suo futuro, che si sono concluse con un rinnovo contrattuale d’oro, tra il centravanti argentino e la Curva Nord si è aperto un duro faccia a faccia. Oggetto della polemica furono le dichiarazioni di Icardi nella sua autobiografia nel quale raccontava il confronto con i tifosi dopo la partita contro il Sassuolo del febbraio 2015: “Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio, e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo“.
Queste dichiarazioni scaturirono una reazione molto forte da parte della Curva che, dopo un duro comunicato, inizia prendere posizione contro il giocatore: “Un individuo del genere non può indossare la fascia di capitano. A prescindere dal nostro pensiero, esulando dalla nostra presa di posizione. L’Inter non lo merita. Scritto ciò, per essere chiari, specifichiamo: Icardi con Noi ha chiuso. Togliti la fascia. Pagliaccio. Questo, ora sì, lo pretendiamo“.
In tutto questo, la società prese le difesa della Curva: multò il centravanti argentino e chiese una ristampa del libro. Nonostante questo, Icardi mantenne la fascia da capitano.
Per il momento le acque sembrano essersi calmate, ma tra le parti è difficile capire se sboccerà mai un vero amore.