Da Mancini a Icardi: un 2016 di liti e turbolenze
Il 2016 nerazzurro è stato caratterizzato, non solo da prestazioni altalenanti in campo, ma anche da turbolenze dentro e fuori dallo spogliatoioKondogbia
Doveva essere l’acquisto top del centrocampo dell’Inter, ma i 31 milioni+6 di bonus per Geoffrey Kondogbia, si sono ben presto rivelati una spesa troppo onerosa. Il centrocampista francese, infatti, non è riuscito ad esprimere le proprie qualità ed il difficile ambientamento nel calcio italiano lo ha portato a finire in panchina con Roberto Mancini, ma soprattutto con Frank de Boer.
Non era una prima scelta: l’olandese l’ha fatto capire subito, spiegando come il giocatore non ascoltasse i suoi suggerimenti e le sue direttive. Il momento più difficile arrivò con la sostituzione al 28′ contro il Bologna con la conseguente reazione del francese: “Questo è il momento più duro della mia carriera. Sto giocando meno questo ed è qualcosa che non mi è mai successo, servirà per il futuro. Non sono in grado di esprimere me stesso e giocare a calcio come so e questo mi fa soffrire. Essere sostituito al 28° contro il Bologna mi ha irritato, ma penso che questo sia normale, non capita a tutti. Cerco di mettere in prospettiva. Io e de Boer abbiamo cercato di chiarire e tutti conoscono il mio punto di vista, abbiamo cercato di chiarire. Penso che sia stato sbagliato, ma non voglio fare altre polemiche“.
Con Stefano Pioli, invece, la musica è cambiata: se all’inizio, vista la grande quantità di centrocampisti, poteva essere considerato solo un rincalzo, nelle ultime apparizioni ha dimostrato di poter dare tanto alla squadra ed anche i tifosi hanno capito che il giocatore, nonostante l’irritazione per la gaffe fatta per un like su un tweet del Milan, ha preso la strada giusta. Non ci resta che aspettare.