Inter-Porto, Marotta: “Serata romantica. Champions? Vogliamo arrivare in fondo”
Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Prime Video, a pochi minuti dall’ottavo di finale di Champions League contro il Porto, in programma questa sera dalle 21.00 nel tutto esaurito di San Siro. Queste le parole del dirigente varesino, tra speranze europee e contratti in scadenza al termine della stagione:
VITTORIA CHAMPIONS – “Il 2010 è un anno straordinario e rimarrà nella storia del club, ripetersi non è facile, ma abbiamo l’obbligo di raggiungere la vetta più alta possibile”.
PASSAGIO AI QUARTI – “Il romanticismo è sempre quello che prevale in questi momenti, il pensiero ora non va all’aspetto finanziario. La speranza è che si possa regalare una serata bella ai tifosi”.
CONTRATTI IN SCADENZA – “Tutti questi ragazzi meriterebbero un rinnovo, il cuore in questo caso non c’entra tanto e bisogna razionalizzare. Vedremo con calma nei prossimi mesi”.
L’ad dell’Inter si è poi presentato dinnanzi alle telecamere di Sky Sport ed ha aggiunto:
MOTIVAZIONI – “Per noi è un test importante, hanno eliminato nel passato recente altre squadre italiane. Detto questo, la partita è stata preparata nel migliore dei modi, siamo molto motivati e determinati. Sono certo che faremo una bella partita”.
LUKAKU – “Ha 103 chili da portare sulle spalle, quindi deve essere perfettamente a posto dal punto di vista fisico. Non lo è ancora, ma sta recuperando. L’allenatore è il migliore per valutarne l’efficienza e l’utilizzo. Le partite ormai durano quasi 100 minuti e credo che nell’economia della gara anche quelli in panchina possono essere importanti. Il Mondiale a metà stagione ha condizionato la ripresa, anche in altri giocatori. C’è stato un coinvolgimento psicofisico e ci sono giocatori che ne risentono e altri meno. Lui è un professionista serio. So che non ha potuto dare quello che ci aspettavamo e che lui poteva dare, ma siamo fiduciosi che le partite che ci saranno lo vedranno protagonista”.
PRESTAZIONI – “L’approccio è quello giusto e probabilmente in queste partite c’è una partecipazione adrenalinica maggiore. Noi dobbiamo crescere da questo punto di vista. Dobbiamo avere delle performance che sono sinonimo di continuità, sia in Italia sia nelle coppe europee”.