La rivincita di Inzaghi: la vittoria è merito delle sue scelte
C’è una cospicua frangia di tifosi nerazzurri che ancora non apprezza Simone Inzaghi e vorrebbe un altro tecnico sulla panchina nerazzurra. Bisogna però dare a Simone quel che è di Simone. I meriti nelle partite secche ci sono, sono evidenti e vanno riconosciuti. Anche ieri sera, contro il Porto, Inzaghi ha fatto le scelte giuste al momento giusto.
Spesso è stato accusato di sbagliare i cambi o di farli tardivamente, ma come sempre nelle partite secche, anche nell’andata degli ottavi di Champions League Inzaghi ha preparato tutto nei minimi dettagli. Ha schierato quello che sulla carta era l’11 migliore, giocandosela su ogni pallone e sfiancando la resistenza avversaria. Una volta che erano poi cotti a puntino, ha inserito le sue cartucce pesanti, gli assi nella manica: Lukaku e Brozovic. E i due non hanno deluso, cambiando volto all’Inter e alla partita.
Non è eccessivo dire che la partita ieri l’hanno vinta i cambi e Inzaghi tanto quanto Onana e Lukaku. Pur non giocando la partita perfetta (concesse troppe occasioni in ripartenza agli avversari) l’Inter può andare in Portogallo forte di un vantaggio, risicato certo, ma molto molto importante. Al ritorno, il 14 marzo, ci sarà la prova del nove per il tecnico: non si potrà andare nella tana del nemico per difendere il risultato. Serviranno altri 90 minuti di attenzione e impegno per strappare il pass per i quarti di finale. Ma intanto il primo passo è stato superato, anche e soprattutto per merito di un tecnico troppo spesso sottovalutato, specie dai propri stessi tifosi.