La storia di Roberto Samaden con l’Inter sta per chiudersi dopo ben 33 anni. Il responsabile del settore giovanile nerazzurro, scrive La Gazzetta Sportiva, ha già comunicato al club la volontà di non rinnovare il suo contratto in scadenza il 30 giugno prossimo. Alla base della decisione nessuno scontro, ma solo la volontà di fare una nuova esperienza dopo 12 anni alla guida del vivaio interista (aveva preso il posto di Piero Ausilio, diventato direttore sportivo, nel dicembre 2010).
Il lavoro svolto da Samaden in nerazzurro è stato indubbiamente positivo: sono ben 16 gli Scudetti ottenuti in tutti questi anni, in un percorso nel quale sono passati, tra gli altri, Dimarco, Gnonto, Casadei, Pinamonti, Di Gregorio, Biraghi, Duncan e Bonazzoli. Ora, per Samaden potrebbero aprirsi due porte: un ruolo apicale in un club di Serie B, oppure un rafforzamento dell’attività di sviluppo del calcio giovanile svolta con la FIGC.
L’Inter intanto si è attivata per individuare il sostituto: in pole position ci sarebbe Beppe Giavardi, diventato vice di Samaden nel 2021 e scopritore di quel Giovanni Fabbian che oggi sta facendo tanto bene con la maglia della Reggina.
Il lavoro all’Inter di Roberto Samaden è stato molto importante, come dimostrano i risultati elencati sopra. All’età di 56 anni e dopo oltre 30 in nerazzurro, però, è comprensibile la volontà di cercare una nuova esperienza. L’augurio è che l’Inter, con una nuova figura al comando del settore giovanile, prosegua nel solco del lavoro svolto finora e, se possibile, aumenti ancor di più la sinergia con la prima squadra, laddove da troppo tempo i giovani della Primavera faticano a trovare spazio tramite un passaggio diretto.
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