16 Aprile 2017

L’Inter prova l’assalto a Conte e Simeone! Pioli, ora difendere la panchina è difficile

Il pareggio beffa porta a 1 punto il bottino delle ultime 3 gare. Pioli è nervoso, scintille con Montella nel post gara

VIDEO – PIOLI, CHE FRECCIATA A MONTELLA NEL POST DERBY
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CONDANNA – Il gol allo scadere di Zapata, oltre ad aver costretto l’Inter a rimanere nello specchietto retrovisore, potrebbe aver condannato definitivamente anche Stefano Pioli. Nelle ultime tre uscite infatti l’Inter ha collezionato solo un punto, costringendo i nerazzurri a dover sperare in un miracolo per acciuffare il treno dell’Europa League (possibilmente non dal vagone del 6° posto).

Al di là dei numeri è la prestazione a livello di personalità che spaventa la dirigenza nerazzurra che sta valutando con attenzione anche alcuni giocatori che sembrano non essere all’altezza di una rosa che l’anno prossimo dovrà per forza centrare i primi 4 posti Champions.

PROSPETTIVE – Il futuro di Pioli resta aggrappato all’Europa League, obiettivo chiesto appunto dalla dirigenza Suning al tecnico parmense, ma è impossibile pensare che l’Inter possa aspettare fino a maggio per capire se confermare o meno l’allenatore attuale. Dalla Spagna arrivano forti voci su un nuovo corteggiamento per portare Simeone a Milano, sul piatto c’è una super’offerta che verrebbe messa anche sul tavolo di Antonio Conte: contratto di 5 anni con pieni poteri in Pinetina, così come fu per Josè Mourinho.

Nella lista ci sono poi altri nomi: Sampaoli, Spalletti, Jardim e Marco Silva, portoghe­ se che guida l’Hull City. Se si li­ berassero Simeone o Conte, il cambio sarebbe automatico. Pio­ i potrebbe invece ancora respin­gere gli altri assalti con 18 punti e il quarto­quinto posto finale.

MONTELLA PARLA TROPPO – “Il mio futuro? È legato alle scelte della proprie­tà che dovrà giudicare tutto il percorso e non una partita” dice Pioli a fine gara ­. “Vi vedo preoc­cupati, ma presto si saprà. Ab­biamo ancora delle carte da giocarci in questo campionato“. Sul recupero record, “il quarto uo­mo mi ha comunicato che la par­tita sarebbe finita a 51 minuti 30 secondi, ma le gare finiscono quando l’arbitro fischia. Noi do­vevano comunque stare più at­tenti sulle palle inattive, poteva­ mo chiuderla prima e abbiamo invece rivitalizzato il Milan. In­ter molle? Non accetto questa sentenza: se avessimo vinto, i giudizi sarebbero stati diversi“.

In chiusura la stoccata a Montel­la: “Dice che perdevamo troppo tempo e non è da Inter? Credo che gli capiti troppo spesso di parlare degli avversari, è un bra­vo allenatore, deve continuare a fare bene per il Milan. Noi siamo l’Inter, cerchiamo di fare bene per l’Inter e cerchiamo di vincere con i nostri principi: qualità, cor­rettezza e rispetto“.

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