Una volta terminata questa settimana di fuoco che ha vito la cessione di Lukaku e gli arrivi di Dzeko e Dumfries, l‘Inter agirà con calma. Marotta e Ausilio infatti, pur sapendo che all’Inter di Inzaghi serve un altro attaccante e, magari, pure Nandez, rallenteranno, sapendo di poter portare a compimento quanto necessario da qui alla fine del mercato. Non avendo più l’acqua alla goal sul fronte mercato, secondo Il Corriere dello Sport la dirigenza inizierà poi a lavorare all’altra priorità: i rinnovi dei contratti più “sensibili”.
Il primo della lista è sicuramente quello di Marcelo Brozovic. Il motore dell’Inter di Conte è giudicato fondamentale anche dal neo tecnico Simone Inzaghi, che lo vuole al centro del progetto. Il centrocampista croato, in scadenza nel 2022 e a Milano dal 2015, si trova bene in nerazzurro e vuole continuare la sua avventura all’Inter. Tuttavia vuole gli venga riconosciuto quanto fatto sinora. Percepisce 4,2 milioni all’anno e vorrebbe salire a 5,5, anche se i ritardi nelle trattative lo starebbero innervosendo. Brozovic vuole l’Inter, ma tra 4 mesi potrà firmare con altri club e non è escluso che, senza un accordo con Suning, decida di fare come Perisic e di svincolarsi a 0 il prossimo giugno. Ecco perché bloccarlo e accontentarlo è la priorità della dirigenza.
Il secondo sulla lista è Lautaro Martinez. uomo cardine del progetto dopo la cessione di Lukaku. Lautaro ha ribadito, anche tramite il proprio agente, di voler rimanere a Milano e di voler prolungare il legame con l’Inter. Tuttavia le big europee lo osservano e tentano da tempo e il contratto in scadenza nel 2023 è un pericolo che va sicuramente evitato prima della prossima estate. L’impressione comunque è che la questione si possa risolvere in tempi brevi, con un ingaggi ritoccato dai 2,7 milioni attuali a più di 5 a stagione.
Infine c’è la promessa da mantenere a Barella, vero e proprio fulcro della mediana nerazzurra. Al giovane astro nascente del calcio italiano infatti l’Inter ha offerto un contratto di “soli” 2,5 milioni a stagione per convincerlo a lasciare il Cagliari due stagioni fa. L’operazione infatti era costata parecchio ai nerazzurri, che chiesero un ingaggio basso, che sarebbe poi stato adeguato, per pesare meno sulle casse societarie. Ora è arrivato il momento di mantenere la parola, anche per evitare assalti dall’estero, e portare il suo salario almeno a 4 milioni a stagione.
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