Inter, ritorno improvviso al 3-5-2?
Un clamoroso ritorno a un impianto di gioco inviso alla tifoseria: cosa spinge Mancini a una mossa così imprevedibile soltanto un mese fa?Il 3-5-2, è noto, è il dogma tattico di Walter Mazzarri ed è un modulo che è particolarmente inviso al pubblico interista dopo l’esperienza avuta col tecnico toscano in panchina. Ciò nonostante, Roberto Mancini starebbe seriamente pensando di poter tornare a rispolverare questo tipo di schieramento in virtù di un problema tattico che lo affligge, ossia essere costretto a scegliere uno solo tra Felipe Melo e Gary Medel.
Il 4-3-1-2 finora utilizzato in campionato (con l’eccezione degli ultimi minuti del derby, di fatto giocati con un 5-3-2 a causa dell’avvicendamento tra Ranocchia e Perišić) costringe infatti il Mancio, com’è ovvio, a schierare un solo mediano di fronte alla difesa. Per tutto lo scorso anno quella posizione è stata ricoperta stabilmente dal Pitbull cileno ma l’arrivo in rosa di Felipe Melo, fortemente voluto dall’allenatore jesino, e il buon esordio del brasiliano nel derby potrebbero sconvolgere i piani di Mancini, fortemente tentato dall’inserire nell’undici iniziale entrambi i giocatori.
L’unica soluzione possibile per avere in campo contemporaneamente entrambi i suoi mastini, infatti, sarebbe un ritorno al 3-5-2, con Medel – considerata anche la prova tutto sommato sufficiente fatta registrare contro il Milan – in posizione di difensore centrale in mezzo a Miranda e Murillo e Felipe Melo schierato nel suo ruolo naturale di mediano di fronte alla retroguardia. Secondo quanto raccolto da calciomercato.com, infatti, il Mancio starebbe sperimentando in allenamento proprio questo tipo di formazione con Alex Telles esterno di centrocampo a sinistra e Ivan Perišić a destra (pertanto il sacrificato sarebbe Santon), mentre rimarrebbero certi del loro posto come mezzali sia Kondogbia sia Guarín. Un centrocampo con questa fisionomia restituirebbe a un ruolo più affine alla sua posizione naturale anche lo stesso Perišić, apparso decisamente confuso nella veste di trequartista esibita nella stracittadina di domenica.
Questo tipo di soluzione lascerebbe comunque intatta la coppia di attaccanti, con Jovetić e Icardi a formare il consueto tandem di punte, lasciando in panchina Ljajić e Palacio, entrambi visti come riserve naturali rispettivamente del montenegrino e dell’ex centravanti della Sampdoria.
Chiaramente bisognerà attendere ancora qualche giorno e la sfida di Verona col Chievo per verificare effettivamente il proposito del mister nerazzurro ma, a oggi, il ritorno alla difesa a tre e a un centrocampo più folto sembrano essere delle opzioni più che percorribili per Mancini.