Inter, “Rivedere le stelle”: amore, citazioni e… frecciatine? I significati ‘nascosti’ dell’immagine per la campagna abbonamenti

L'entusiasmo per il ritorno in Champions League e l'assenza dell'Italia al Mondiale russo fanno salire l'attesa per la prossima stagione e proprio per questo negli scorsi giorni l'Inter ha ufficializzato i propri spot per la campagna abbonamenti, che toccherà sia la Serie A che l'attesissimo ritorno nell'Europa che conta. "A riveder le stelle" è anche l'ambiziosa operazione messa in atto per chiamare i tifosi all'abbonamento: un imponente scatto corale ispirato all'arte rinascimentale, con uno slogan tratto direttamente dalla Divina Commedia: 'A riveder le stelle', appunto, quelle della Champions League. L'opera, scrive l'Inter in un comunicato ufficiale appena diffuso, coinvolge oltre cento soggetti ritratti in piccoli gruppi da Joan Garrigosa, pluripremiato fotografo spagnolo dalla lunga carriera nel mondo della pubblicità. Ancora una volta, l'Inter mette in primo piano i suoi tifosi: i protagonisti della Campagna, infatti, sono stati scelti con uno street casting messo in atto a San Siro durante una delle ultime partite di campionato della stagione 2017/18. Le età dei tifosi presenti nell'immagine vanno dai 2 mesi e mezzo ai 92 anni. L'opera, come si può notare fin dal primo impatto, riunisce tutto il mondo interista ed è ricchissima di dettagli che ripercorrono alcuni momenti iconici della lunga storia della società. Un mondo incredibilmente variegato che, dopo una stagione emozionante, torna a volgere lo sguardo verso l'alto, verso il cielo, verso le stelle. Inoltre, come per una vera opera d'arte, il Club ha fatto sapere che diffonderà un'audioguida in grado di spiegare la composizione più nel dettaglio. I messaggi nascosti nelle pose dei soggetti ritratti, infatti, sono tanti e molto significativi. Nel corso delle prossime settimane, inoltre, saranno rivelate sui canali ufficiali della Società anche le storie personali di cinque soggetti speciali ritratti nello scatto. Nelle prossime schede, dunque, cercheremo di farvi notare alcuni dei simboli presenti all'interno dell'immagine, tra tanti riferimenti alle famiglie, all'arte e alle immagini iconiche della storia interista. LEGGI ANCHE - Nainggolan-Inter, vertice con la Roma in settimana per chiudere Tutte le news sull'Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com GAGLIARDINI, TUFFO HORROR: ENTRA IN MARE E… SPUNTA UNO SQUALO! SCORRI LE SCHEDE --> IL FENOMENO Impossibile non notare subito al centro l'esultanza che rese celebre Ronaldo nella campagna Pirelli del 1998: il numero 10 con le braccia allargate è diventato ormai un must inconfondibile nel mondo del calcio. LA FONDAZIONE Nella parte destra della foto si notano innanzitutto tre signori con in testa un cappello decisamente fuori moda per il mondo di oggi: non è fantascienza presupporre che, quei copricapi, vogliano rappresentare gli stessi berretti indossati dalla dirigenza nerazzurra al momento della nascita dell'Inter, nel 1908. CHI CERCA TROVA In basso a sinistra si nota subito un dettaglio che rimanda all'affresco del Vasari nella Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze: la frase "Cerca Trova", raffigurata nel tatuaggio sul braccio di un ragazzo, è presente su una delle otto bandiere verdi ed è stata interpretata come allusione ad un verso del Purgatorio di Dante Alighieri. L'ESULTANZA DI RAFINHA? Rimaniamo in basso a sinistra: un ragazzo di carnagione scusa, a torso nudo, rappresenta in maniera abbastanza chiara il remake del festeggiamento di Rafinha dopo il gol siglato ad Udine nella vittoria per 4-0 contro la formazione bianconera. Un altro passo importantissimo verso la risalita dal Purgatorio al Paradiso della Champions. O MIA BELA MADUNINA Inequivocabile ed innegabile invece il riferimento alla Madonnina del Duomo: la posa della ragazza è la medesima del simbolo di Milano. RAFFAELLO Chiarissima anche la rappresentazione moderna della "Deposizione Borghese" di Raffaello, tra i più celebri pittori e architetti del Rinascimento italiano: gli ultimi ragazzi presenti sulla destra della foto sono infatti chinati come nel dipinto. JOSÉ MOURINHO In alto spicca la rappresentazione dell'esultanza di José Mourinho al termine di Barcellona-Inter, semifinale di ritorno della Champions League poi vinta nel 2010. PIANTO DA CHAMPIONS Contrapposto al sosia di Mourinho, c'è il pianto di gioia del tifoso nerazzurro con la macchina fotografia in mano divenuto celeberrimo dopo la finale di Champions vinta nel 2010 contro il Bayern Monaco. Un'immagine indelebile nei ricordi dei tifosi interisti. SCIUSCIÀ Impossibile da non riconoscere anche l'esultanza di Francesco Moriero nella finale di Coppa Uefa 1998, quando "lucidò" le scarpe di Ronaldo dopo lo splendido gol del 2-0 contro la Lazio. GLI ANGIOLETTI Riferimento, poi, forse anche alla Madonna Sistina di Raffaello: le due ragazze nascoste tra le nuvole potrebbero essere i due angioletti presenti le capolavoro ora conservato a Dresda. PRISCO? Non poteva mancare un riferimento ad un simbolo dell'interismo come l'avvocato Prisco con quella che in molti considerano la rappresentazione della sua celebre frase: "Se stringo la mano ad un milanista me la lavo, se la stringo ad uno juventino mi conto le dita". Ed il signore in foto si sta chiaramente contando le dita. Alcuni sostengono che potrebbe aver contato i cinque trofei vinti nell'anno solare 2010, ma altri preferiscono la versione 'anti-juventina'. VITTORIA ALL'OLIMPICO Qualcuno ha rivisto nella composizione di questa immagine l'esultanza Candreva, Icardi e Perisic dopo la seconda rete del capitano nerazzurro a Roma nella vittoria per 1-3 sui giallorossi. FRATELLI DEL MONDO Immancabile il riferimento allo slogan Brothers of the world, con ragazzi di diverse etnie uniti da un'unica sciarpa e dai colori dell'Inter. DIAVOLO-MILAN? In basso spunta la tradizionale raffigurazione della coda del diavolo colorata di un rosso molto vivo. A prenderla in mano è un tifoso che indossa la maglia dell'anno del Triplete. Un altro riferimento al passaggio dall'Inferno in basso, il Purgatorio al centro e il Paradiso in alto o una frecciata ai cugini del Milan, tradizionalmente simboleggiati dal diavolo? 110 Inter Questi signori invece con le dita indicano il “110”, ovvero l’età compiuta nello scorso mese di marzo dalla società nerazzurra.

Inter, “Rivedere le stelle”: amore, citazioni e… frecciatine? I significati ‘nascosti’ dell’immagine per la campagna abbonamenti

Marco Accarino - Autore

DIAVOLO-MILAN?

Marco Accarino
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