Inter-Roma, la lavagna tattica: aggressività per battere i giallorossi
di Gianluigi Valente
Raramente un big match può essere decisivo già alla 7^ giornata di Serie A; così l’Inter-Roma che si giocherà stasera a San Siro non sarà affatto un’eccezione perché troppi sono i punti ancora a disposizione e gli avversari da affrontare e troppe le variabili impazzite che decidono le sorti dei campionati. Ma se nel panorama calcistico italiano ci sono due squadre che in questo inizio di stagione hanno sorpreso non possiamo non citare quelle allenate da Walter Mazzarri e Rudi Garcia. Diversissime per il gioco espresso e agli antipodi per la tipologia dei calciatori in rosa, grazie al carisma dei due tecnici e a una ottima condizione fisica, Inter e Roma sono tornate a recitare il ruolo che hanno rivestito fino a qualche anno fa, quando si davano battaglia per permettere ai propri tifosi di sognare traguardi ambiziosi. E quasi ci dispiace pensare che, fra poco più di quattro ore, la bella favoletta di una delle due potrebbe vivere una pagina infelice a causa di un risultato negativo o di qualche episodio discutibile. Il calcio è così e di solito bastano anche 90 minuti per cancellare quanto di buono viene costruito in mesi di lavoro, ma ci auguriamo che non sarà il risultato di stasera a influire sui sogni di gloria delle due compagini.
LA STORIA – Inter e Roma si affrontano a Milan per la 99esima volta (finora 82 partite in campionato e 16 tra Coppa Italia, Supercoppe e Coppa Uefa): le vittorie dei nerazzurri sono 55, a fronte di 27 pareggi e di 16 trionfi giallorossi, condite da ben 288 reti. Ma al di là delle statistiche, la difficoltà storica di questa partita ci viene testimoniata anche dal fatto che negli ultimi dieci anni di campionato l’Inter è riuscita ad avere la meglio sugli avversari solo in due occasioni: ci sarà da combattere anche stasera. Tra l’altro non è la prima volta che questa gara si gioca il 5 ottobre; successe già nel 1986 e fini 4 -1 per i padroni di casa allenati da Giovanni Trapattoni, con tripletta di Altobelli e gol di Garlini e Pruzzo.
IL MODULO – Senza Campagnaro e Jonathan, alle prese con dei piccoli fastidi fisici, Mazzarri opterà per il modulo che fino ad ora ha dato più garanzie, il 3-5-1-1. Davanti ad Handanovic, oltre ai soliti Ranocchia e Juan Jesus, ci sarà Rolando, autore di una buonissima prestazione a Cagliari; a centrocampo la linea a cinque sarà composta da Cambiasso come perno centrale, Guarin e Taider mezzali, Pereira e Nagatomo sulle fasce; in avanti, insieme all’instancabile Palacio, Alvarez proverà a dare quel tocco di fantasia in più che in una grande squadra fa sempre comodo. Ancora una volta, nonostante si tratti di una gara casalinga, l’ex tecnico del Napoli non farà sbilanciare i suoi con due punte pure, ma potrebbe decidere di inserire Icardi nella seconda metà di gara, come ha fatto spesso in queste prime partite. Spicca il centrocampo sempre molto fisico, che ha in Cambiasso, Guarin e Taider tre martelli pneumatici sempre pronti a portare il pressing sui centrocampisti avversari.
OCCHIO DI RIGUARDO – Proprio il pressing è un elemento fondamentale contro una squadra che, come la Fiorentina di due settimane fa, tende a far girare il pallone molto velocemente e che trova nelle giocate del suo numero 10, apparentemente semplici ma sempre efficaci, le frecce di un arco sempre pronto a far male. Pjanic, De Rossi e Strootman hanno dimostrato che la pazienza e le proprietà di palleggio alla lunga pagano; perciò risulterà necessario contrastare la loro precisione proprio con un pressing asfissiante, che non dia ai tre l’opportunità di pensare troppo. Un compito ingrato, poi, spetterà a Rolando, che giocherà dalle parti di Gervinho, probabilmente l’uomo più in forma dei giallorossi: oltre alla doppietta contro il Bologna, l’ex Arsenal ha spezzato in due le prime partite di campionato, grazie alla sua velocità e al suo dribbling a tratti devastante. Sempre ben imbeccati da quel fenomeno di Francesco Totti, l’ivoriano e Florenzi si sono guadagnati un posto da titolare a scapito di Adem Ljajic, uno dei veri botti di mercato di tutta la Serie A: nonostante abbia giocato meno minuti dei due titolari, il serbo ha comunque messo a segno tre reti, segno che una delle novità di questa Roma è proprio la competitività di chi entra dalla panchina.
DOVE PUNTARE – Data la grande forma delle due squadre, risulta difficile individuare un punto di forza che potrebbe fare la differenza. Di sicuro, se escludiamo la Lazio, l’Inter è il primo duro avversario che incontrerà la squadra di Garcia. Ecco perché, diversamente dalle gare in cui il copione vede i giallorossi sempre favoriti e quindi non soggetti ad attacchi pericolosi in avvio, quello di stasera potrebbe anche essere un match dalla partenza scoppiettante: se l’Inter vorrà impensierire De Sanctis e compagni una buona arma potrebbe essere proprio coglierli di sorpresa con un approccio davvero aggressivo. Si è visto, infatti, che la Roma è specializzata nel controllare il ritmo e nell’alzarlo a suo piacimento, ma non si hanno molti dati su come possa reagire a un eventuale ‘shock’. Di sicuro, poi, gli uno contro uno e le giocate dei campioni più cristallini che saranno in campo avranno la loro importanza:interessante sarà il duello tra Pereira e Balzaretti o quello tra Torosidis e Nagatomo, che decideranno le sorti della superiorità numerica sulle fasce. Totti da una parte e Palacio dall’altra, infine, si sfideranno a distanza in una partita che da sempre è ricca di gol ed emozioni. Gli ingredienti per una grande gara ci sono tutti: appuntamento a San Siro alle 20.45!