Inter-Roma (1-2), le PAGELLE: altra sconfitta per i nerazzurri, ora è crisi nera
I voti dei nerazzurri in campo questa seraHANDANOVIC 5 – Inattivo per 40 minuti, poi straordinario due volte di piede su due tiri ravvicinati della Roma… peccato però che siano inutili perché arrivate però a gioco fermo. Al terzo tentativo sul tiro di Dybala però, quando la palla pesa, si fa piegare la mani come di consueto… Anche sul raddoppio, immobile con la consueta parata laser. Non è ora di accettare l’evidenza e sedersi in panchina?
SKRINIAR 5 – Molto chiamato in causa in impostazione, meno in contenimento. Meglio comunque rispetto alle uscite precedenti… fino al goal della vittoria giallorossa, dove su calcio piazzato si addormenta come sempre da inizio stagione. Umiliato fisicamente nel finale da Abraham. Se la testa, Parigi o non Parigi, è questa, allora tanto vale restare in panchina… o andare altrove.
ACERBI 7 – Attento e preciso nei primi minuti, bravo soprattutto ad impostare. Fondamentale in chiusura su una disattenzione di Asllani. Sempre perfetto sia su Zaniolo che su Abraham
BASTONI 5,5 – Bravo a supportare in fase offensiva Dimarco, spinge molto in avanti. Peccato però che ancora una volta sia deludente in difesa: Dybala segna solissimo dal suo lato, è lui che se lo perde. Migliora nella ripresa con buone chiusure, ma la macchia sul goal rimane. (GOSENS S.V.)
DUMFRIES 5 – Sembra in palla, Spinazzola in avvio sembra in difficoltà a contenerlo. Cala però alla distanza diventando sempre meno propositivo ed impalpabile. (BELLANOVA S.V.)
BARELLA 6,5 – Parte attento e aggressivo, prova anche qualche spunto interessante. Il vero regista offensivo oggi sembra lui. Cala però un po’ alla distanza e diventa nervoso, continuando a lamentarsi con i compagni. Bravissimo a regalare l’imbucata per l’1 a 0 a Dimarco con un filtrante perfetto.
ASLLANI 6,5 – Molto dinamico e in palla, ci mette lo zampino nel goal annullato all’Inter con un’apertura splendida. Gioca semplice, senza rischiare di perdere palloni pericolosi, anche se ha ancora qualche amnesia di gioventù che rischia di diventare pericolosa in contropiede. Sfiora il goal con un gran tiro da fuori: personalità da vendere. (CORREA S.V. – Entra giusto per prendersi un giallo inutile per proteste)
CALHANOGLU 6,5 – Il peggiore a centrocampo in avvio: dovrebbe aiutare Asllani con la sua esperienza, ma sbaglia troppi palloni semplici in impostazione favorendo le ripartenze avversarie. Si riprende con il passare dei minuti e sfiora il goal con un gran destro da fuori, diventando poi molto attivo anche nella trequarti offensiva. Spacca la traversa su punizione, sfortunatissimo nell’occasione. (MKHITARYAN S.V.)
DIMARCO 7,5 – Propositivo ma un po’ confusionario, non riesce a mettere palloni di qualità in mezzo. Bravissimo però ad inserirsi e, pur tirando debolmente, a segnare il goal del vantaggio sfruttando un’incertezza di Rui Patricio. Il goal lo galvanizza e cresce ulteriormente. L’unico veramente sempre in partita. (CARBONI S.V.)
LAUTARO 5,5 – Suo il primo tentativo della partita con un bel colpo di testa, centrale però e facile per Rui Patricio. Diventa però evanescente, entrando molto poco nella manovra. Sembra non sia nemmeno in campo per gran parte della gara. Intorno al 60 esimo si accende con un paio di spunti che costringono i giallorossi al fallo sistematico per fermarlo.
DZEKO 5,5 – Bravissimo a freddare in girata Rui Patricio, peccato che sia in fuorigioco e il vantaggio venga annullato. Bello comunque il suo movimento. Scompare poi con il passare dei minuti: aiuta la squadra ma non è mai pericoloso.
INZAGHI 5 – La sua Inter parte bene, il gioco sembra quello della passata stagione, ma troppe volte sembra che si cerchi la giocata più difficile. La manovra offensiva è sterile e i nerazzurri non sfruttano abbastanza l’atteggiamento attendista e passivo dei giallorossi. Dopo il goal del vantaggio poi non sfrutta il momento, rincula come al solito e nel finale di primo tempo si fa mettere sotto dalla Roma che trova il pareggio.
Ancora una volta Inter in balia di un aspetto psicologico troppo traballante. Dopo un avvio di ripresa remissivo, fortunatamente la squadra però si riprende. Si “dimentica” dei cambi, forse visto che l’Inter comunque non gioca male e spinge anche nella ripresa. Ma intanto arriva un’altra sconfitta, difesa sempre peggio a livello di goal incassati. E i cambi, come al solito, arrivano sempre e solo quando gli avversari sono in vantaggio. Forse sarebbe meglio puntare la sveglia per fare i cambi; arrivano sempre al momento sbagliato. Non per nulla tutti i giocatori entrati non hanno avuto tempo di prendere voto.