Diktat chiaro della società: l’unico obbiettivo sacrificabile è la Coppa Italia
Gli eventi ravvicinati del mese di aprile impongono all'Inter di dosare le forze
L’Inter è arrivata al bivio della stagione, al vero momento cruciale. I nerazzurri infatti ad aprile vivranno un mese di fuoco, con ben 9 partite in un mese. E maggio, qualora si dovesse passare lo scoglio delle semifinali di Coppa Italia e soprattutto quello dei quarti di Champions League, sarà simile, con anche big match ostici in campionato: Napoli, Roma e Atalanta. Insomma non certo una passeggiata di piacere, specie con il quarto posto in bilico per i troppi punti persi nel 2023 con le “piccole”.
Ecco perché la società ha preso una soluzione drastica. Forse consapevoli della “passione” di Inzaghi per la Coppa Italia e per il suo collezionismo di trofei “minori”, pare che i dirigenti abbiano deciso di mettere un freno al tecnico, che si gioca tutto in questo rush finale. Secondo Tuttosport l’Inter avrebbe chiesto espressamente a Inzaghi di accantonare la Coppa Italia per dare la precedenza a Champions League e campionato. O meglio, di darle il giusto peso, senza renderla l’obbiettivo primario. Ecco perché, nonostante con la Juve si cercherà il passaggio del turno, la maggioranza delle energie andranno deviate altrove. Nella semifinale del trofeo nazionale quindi probabilmente ci sarà un folto turnover, con anche il rientro tra i pali di Handanovic.
Un messaggio chiaro quello del club, che non vuole altri passi falsi in campionato e vuole giocarsi tutte le proprie carte in Champions. Inzaghi si gioca molto del proprio futuro nel rush finale: Conte, Mourinho, Simeone e De Zerbi sono alla finestra.