30 Ottobre 2014

INTER-SAMPDORIA – Icardi fa, Palacio disfa. Handanovic-Kovacic diamanti preziosi di WM

Inter-Sampdoria

Inter-Sampdoria

Sono arrivati i 3 punti dalla sfida di ieri sera contro la Sampdoria. Soffrendo, ma alla fine sono arrivati. E questa Inter può dirsi soddisfatta a metà vista la partita fatta contro i blucerchiati. “Con il cuore, con la rabbia e con la voglia l’Inter ha centrato la seconda vittoria consecutiva grazie a un rigore al novantesimo di Mauro Icardi, già decisivo dagli undici metri domenica a Cesena. In attesa di Verona-Lazio di stasera, i nerazzurri si sono portati a -1 dal terzo posto in una classifica cortissima e si sono messi alle spalle la crisi dando un segnale importante contro una Sampdoria che fino a ieri non aveva mai perso“. Così recita il Corriere dello Sport di quest’oggi, celebrando il successo nerazzurro. Ma se da un lato si può guardare il bicchiere mezzo pieno con il gol-vittoria di Mauro Icardi, bisogna anche soffermarsi su ciò che non è andato, ed uno di questi elementi ha nome e cognome: Rodrigo Palacio. El Trenza è stato, come sempre in questo periodaccio, poco lucido sotto porta ed è sembrato un lontano parente di quello visto lo scorso anno: ha sciupato 2 occasioni grossolane ed ha preferito passarla (male) ad Icardi piuttosto che scagliare una bomba in porta: cosa non da un rapace d’aria come lui. Ma le fortune di Mazzarri, oltre a Maurito, le hanno fatte due est europei, due pilastri della squadra nerazzurra: Samir Handanovic e Mateo Kovacic. “Se Mazzarri è riuscito a puntellare la sua panchina, però, deve ringraziare anche Handanovic, le cui parate sono state importanti almeno quanto il rigore del glaciale Icardi e le intuizioni di Kovacic, uno che disegna calcio come pochi in Serie A“. Come non essere d’accordo? Ieri sera lo sloveno ha alzato una barricata insormontabile, con il salvataggio su Eder che è valso la partita, mentre il giovane croato ha macinato chilometri su chilometri, portandosi il pallone incollato nei piedi ovunque volesse… un vero piacere vederlo giocare, soprattutto con questi colori addosso.

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