Sanzione UEFA, ecco perché la qualificazione in Champions diventa fondamentale
Inter sanzione Uefa
Inter sanzione UEFA
Si è parlato tanto della probabilissima sanzione che l’UEFA potrebbe infliggere all’Inter(leggi QUI), tuttavia i dirigenti nerazzurri non si faranno trovare impreparati e la soluzione ha un nome: Champions League. Esatto, perché la qualificazione alla competizione europea per la coppa dalle grandi orecchie permetterebbe alla società meneghina di abbattere i costi.
Facciamo un po’ di conti: Tuttosport riferisce che entro la fine di ottobre l’Inter dovrà presentare, illustrandolo a Nyon, un piano quinquiennale di rientro in modo da evitare le sanzioni. Quest’anno si è chiuso con ben 85 milioni di passivo e Thohir è consapevole del fatto che chiuderà in rosso anche il 30 giugno 2015, con una perdita che potrebbe essere più lieve in caso di accesso della squadra almeno alle semifinali di Europa League. Passiamo ai ricavi, i rinnovi contrattuali con Nike e Pirelli e gli accordi con Infront li farebbero passare da 73,3 milioni a 90 in cinque anni, introiti e premi delle competizioni europee non compresi.
E’ proprio adesso che torniamo al discorso inerente la Champions League: la qualificazione al prestigioso torneo accelererebbe i tempi di risanamento, favorendo crescita del monte ingaggi e valore complessivo della rosa, nonché la crescita dei tanti giovani attualmente in squadra. Soltanto la partecipazione alla fase a gironi porterebbe nelle casse societarie 40-50 milioni di euro, permettendo al presidente indonesiano di eliminare il rosso entro la stagione 2019-2020. Qualora il sergente Mazzarri riuscisse a raggiungere l’obiettivo, l’Inter potrebbe evitare multe o sanzioni, tra le quali quella della riduzione della rosa nelle coppe europee da 25 a 21 unità. Dai numeri al campo, dunque…
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