Spalletti: “Tradizione con il Sassuolo farà da stimolo. Nainggolan titolare? Possibile, sta recuperando e vuole reagire. Sui rinnovi…”
L’allenatore nerazzurro incontra i giornalisti alla vigilia del match valido per la 1^ giornata del girone di ritornoDopo tre settimane di sosta, riparte il campionato con la prima giornata del girone di ritorno. Archiviata la prima vittoria ufficiale del 2019 per l’Inter di Luciano Spalletti, in Coppa Italia per 6-2 sul Benevento, i nerazzurri sono pronti a ricominciare con i tre punti anche in Serie A, nel solco delle due vittorie contro Napoli ed Empoli che avevano chiuso nel migliore dei modi il vecchio anno. Di fronte, il Sassuolo di Roberto De Zerbi, una squadra che negli ultimi otto incroci di campionato ha avuto la meglio in sette occasioni, concedendo la vittoria alla squadra interista solo una volta.
Neroverdi che quindi si possono considerare come vera e propria bestia nera di un’Inter che domani dovrà necessariamente invertire una tendenza divenuta oltremodo pesante. In attesa di conoscere quale sarà il verdetto che verrà fuori dall’anticipo del sabato sera, Passioneinter.com vi proporrà in diretta testuale le parole di Spalletti nella consueta conferenza stampa della vigilia.
INTER TV – “Brothers Universally United? Modo in cui la società ha trasformata brutto episodio di razzismo, in opportunità per prendere le distanze da chi usa quelle espressioni nello stadio. Contiamo sull’intelligenza dei nostri sportivi. Si riparte dall’ultima partita, dal nostro lavoro quotidiani. Vogliamo essere una squadra che esibisce contro chiunque il proprio brand, costruzione bassa e gioco a viso aperto. Col Sassuolo conta tutto. Sappiamo che per costruire l’Inter che abbiamo in mente dobbiamo dare seguito a quello che stiamo facendo. La continuità ci darà soddisfazione, quando saremo migliorati. Keita? Non sarà della partita, mi dispiace. Stava attraversando un buon momento, ma abbiamo una rosa che può sopperire qualsiasi mancanza. Chiaro che nella densità delle partite, le assenze disturbano sempre. I bambini possono dare un messaggio importantissimo. Il loro futuro può migliorare la nostra vita”.
BUU – “Brothers Universally United è un modo con cui la società ha trasformato un episodio di razzismo per prendere le distanze da chi usa questi comportamenti. Contiamo sulla collaborazione dei nostri splendidi tifosi, che più volte hanno mostrato di essere dalla parte giusta. Complimenti a chi ha creato questa iniziativa, mi piace. E’ differente dal significato che vogliono dargli. E’ un concetto scritto nello statuto dell’Inter, siamo tutti fratelli. Metterlo dentro un significato discriminatorio, diventa fondamentale”.
ATTEGGIAMENTO CALCIATORI – “Confusione per i rinnovi? Qui dentro non c’è confusione, è tutto ordinato. I giardini sono perfetti. I calciatori hanno le giuste intenzioni. Quello che è il momento del mercato, sappiamo che funziona così: nomi che escono fuori. Dell’Inter ne esce fuori qualcuno di più, ma va bene così, lo dobbiamo accettare. Alcune cose le apprendo dai giornali, cose che a volte si avverano anche. Social? E’ un discorso più profondo, chiunque fa parte dell’Inter deve avere attenzione che è un messaggio aperto che arriva a tutti. A quello di Ranocchi gli si fanno i complimenti, rende l’idea di essere un professionista che vuole bene soprattutto all’Inter, prima che a sé stesso”.
SASSUOLO – “Si fanno i complimenti a Squinzi, Carnevali, Rossi. Sono loro che scelgono i calciatori e dettano le regole della società. In questi anni hanno fatto ottime scelte con grandi allenatori. Giocano ottimo calcio, sanno quello che fanno. Le differenze si annullano in campo, noi nelle ultime partite non siamo stati all’altezza di quello che è il nostro massimo. Dobbiamo essere quelli che riescono a metterla in pratica di continuo. La qualità deve far parte dei propri comportamenti naturali, non va esibita occasionalmente. Su questo dobbiamo migliorare, si vede differenza dell’atteggiamento collettivo in alcune gare ed altre no. Poi dipende anche dagli avversari, perché sanno stare in campo, sanno giocare da squadra a campo aperto, che parte dal basso. Dobbiamo essere al massimo delle potenzialità, sia domani che fino alla fine, per mantenere la posizione che abbiamo. Ci sono avversari che ambiscono e che sono al nostro livello”.
NAINGGOLAN – “Sta recuperando, ha avuto problemi fisici ed è uno che del supporto fisico ne ha bisogno, come chiunque di noi. Anche mentalmente, se non hai supporto fisico, non stai bene. Anche a livello caratteriale, di forte esperienze, è difficile metterla in pratica, se non riesci a correre come vorresti. Lui sta tornando ad essere quello che tutti conosciamo. E’ disturbato da questo periodo sotto livello. Sono fiducioso perché ci tiene a far bene la propria professione, a mostrare le sue caratteristiche, come il calcio. Da qui alla fine riuscirà a spiegare a tutti che l’idea che avevano era quella giusta. Nainggolan è da valutare, oggi, domani. Non è facile prevederlo dentro 90 minuti di partita a determinati livelli. Ma questo potrebbe voler dire che si può fare giocare dall’inizio e poi sostituirlo. Sta lavorando in maniera costante e sta abbastanza bene”.
BILANCIO ANDATA – “Si è soddisfatti quando la squadra non torna indietro rispetto ai progressi, non so se riusciremo a fare altrettanti punti, che sono abbastanza. Ma non mettiamo come limite, essendo l’Inter abbiamo ambizioni forti e da una certa parte ti fa sentire sempre in discussione”.
SASSUOLO BESTIA NERA – “Dentro lo spogliatoio i calciatori la vivono come chiunque. Non aver vinto le ultime partite diventa uno stimolo in più, mettere a posto qualcosa che casualmente non è andato come volevamo che andasse, perché siamo nelle condizioni di fare delle buone partite e vincere contro qualsiasi squadra. No che questa sia considerata inferiore ad altre, ma è dentro le nostre possibilità di portare a casa 3 punti. Non esserci riuscito nelle ultime volte farà da stimolo superiore e i calciatori hanno addosso le situazioni precedenti e vogliono fare qualcosa di diverso. La preparazione si fa in funzione del mantenimento di una condizione psico-fisica. Se domani creo presupposti importanti, gli altri giorni saranno migliori. Bisogna avere 26 ore a disposizione al posto di 24”.
CORSA AL NAPOLI – “Quelli che sono i vostri carichi di crearci delle tensioni sui risultati da andare a prendere, ce l’abbiamo già nostro. Siamo ambiziosi, vogliamo fare risultati importanti, tentare di andare a vincere un titolo, perché una società come l’Inter è troppo che non vince. Questo infortunio sta durando troppo a lungo, servono rincorse veloci per questi obiettivi. Chiaro che non sarà facile perché ci sono 6/7 società che hanno le stesse ambizioni e fanno i nostri stessi ragionamenti. Nella ricerca c’è da andare a prendere il Napoli, che negli anni è stato più bravo di noi. Sia come classifica che come modo di interpretare le partite. Riportando in superficie l’ultima, la squadra ha fatto un buonissimo calcio ed ha vinto meritatamente la partita, questo fa parte della nostra crescita. L’obiettivo è ridurre la nostra classifica attuale”.
DISCRIMINAZIONE – “Mi aspetto che tutti partecipino a questo messaggio, anche perché dall’interno si percepisce che tutti vogliono che venga messa a posto. Tutti vogliono eliminare il razzismo dal campo, comportamenti violenti di qualsiasi tipo. La violenza non fa parte del calcio, del volersi andare a misurare dentro lo sport. Tutti, se gli si dà uno spunto importante come ha fatto l’Inter, saranno disponibili”.
DE VRIJ – “Ha fatto quello che doveva fare. E’ una grandissima persona, un grande professionista. Ha giocato il calcio che ci aspettavamo. E’ venuto e ci ha migliorato. Ha questa qualità nel costruire la manovra dal basso, nel riuscire ad allargare gli spazi. Quello che gioca bene la palla amplia gli spazi più avanti, nei quali vogliamo andare a giocare. Lui è un calciatore tecnico, che sa difendere, che ha carattere, forza, fisicità. Quasi completo, ma anche lui può migliorare. La società è stata brava a portarsi in casa uno di questo livello”.
VITTORIA BENEVENTO – “E’ un segnale, un passo in avanti. Se si va a vedere nelle altre nazioni quanti grandi club hanno avuto difficoltà con squadre di livello inferiore, si trovano nomi importantissimi. Quello che è stato la partita disputata, non ha messo in dubbio la possibile qualificazione. La squadra è partita con l’atteggiamento corretto, ognuno di noi la mattina si deve alzare e fare quello sforzo di rientrare nei panni di quello che vuole essere. A volte ti svegli e non sei nelle condizioni perché non hai dormito bene, si impara anche da questo per essere tutti i giorni al meglio delle possibilità. Vestendo questa maglia bisogna mantenere un certo livello, sia individualmente che di squadra. I calciatori devono ambire a migliorare la squadra, ma anche a diventare più forti”.
CONTRO LE ‘PICCOLE’ – “Sul discorso delle distanze in classifica abbiamo parlato, è segno che non riusciamo a portare in alcune partite le qualità che abbiamo. Abbiamo avuto la fortuna di indossare questa maglia, che è una delle cose più belle che possano succedere nella carriera di ogni calciatore, e nel primo periodo non siamo stati bravissimi e anche la fortuna ci è andata contro. Ora che Sassuolo, Parma e Torino siano considerate squadre facilmente battibili è un tentativo di voler mettere un po’ di pressione. Perché sono squadra forti e anche giocando al massimo loro ti possono creare dei problemi, come li hanno creati anche agli altri. Il Sassuolo gioca bene, complimenti a De Zerbi per quanto ha fatto in poco tempo. Ha preso una squadra che già sapeva giocare in maniera moderna, ma ci ha messo del suo e si vede. Messaggio a chi domani è penalizzato? Viene da sé, dalle lamentele delle famiglie che avevano preso il biglietto per la partita di domani e non gli viene permesso di venire. E tutti i suoi sogni di vedere dal vivo i suoi campioni viene svanito. A loro va il nostro pensiero ed il dispiacere di non averli vicino. Giocare in uno stadio senza pubblico e dove non si crea quell’emozione che ti fa andare al di là del normale, è una penalità. Ci dispiace e metteremo a posto questa cosa, perché il razzismo è uno sbarramento che dobbiamo spostare dalla nostra strada”.
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