“Il rumore dei nemici”, così lo aveva definito José Mourinho nei suoi due anni in Italia. E magicamente, appena l’Inter è tornata a guardare tutti dall’alto, è tornato fortemente a risuonare dalle parti di Appiano. Appena si è diffusa la notizia della disposizione dell’Ats di Milano di rinviare Inter-Sassuolo a data da destinarsi, sui social si sono scatenati dopo pochi secondi tutti i leoni da tastiera. Forse non vedevano l’ora di farlo, siamo coscienti del fatto che, dopo 8 vittorie consecutive, l’urgenza di trovare un qualcosa a cui aggrapparsi per tentare di fermare la corrazzata di Conte sia veramente tanta.
Premessa doverosa da fare. Che nel protocollo ci siano lacune e buchi questo è evidente a tutti, i precedenti scoppiati da inizio stagione hanno creato soltanto grande confusione. Ma va ricordato, quando si dà voce ai primi pensieri che passano per la mente, che si sta combattendo SEMPRE con un qualcosa che va oltre il calcio, i colori, il tifo e gli sfottò.
C’è un virus che sta piegando da più di un anno un intero pianeta e che ha provocato milioni di morti. I calciatori non sono supereroi e come tutte le persone vanno tutelati. La salute viene prima di qualunque cosa ed è giusto che a decidere siano le autorità competenti, non la Lega Serie A.
“L’Inter lo ha fatto apposta”, “L’Inter così trattiene tutti i suoi nazionali a Milano”, “L’Inter riesce ad aggirare il sistema”, “E ma noi abbiamo giocato senza mezza squadra”, “L’Inter comanda il sistema”, e così via. Potremmo finire domani mattina. Commenti più stupidi non potrebbero mai essere scritti.
A tutti i leoni di tastiera: l’Inter non ha deciso un bel niente, a decidere è stata l’Ats di Milano. E indovinate un po’? Tutto ciò è previsto dal protocollo.
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In pochi forse ricorderanno i 7 casi di positività scoppiati in casa Inter nella settimana del derby di Milano. L’Inter seguì rigorosamente il protocollo, scendendo in campo anche senza tre titolari, perdendo tre punti per strada, senza fiatare.
Il rischio, purtroppo, di non dover fare i conti solo con quattro positivi è altissimo. Dopo D’Ambrosio, Handanovic, Vecino e De Vrij nei prossimi giorni potrebbero risultare altri casi in rosa. Scendere in campo sarebbe troppo rischioso, non solo per l’Inter ma anche per l’incolumità del Sassuolo.
A volte bisognerebbe contare fino a 10 prima di pubblicare un commento o parlare. A volte bisognerebbe mettere da parte il tifo e ragionare da essere umani.
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