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Inter e se la quarta punta l’avessi in casa? Satriano è un patrimonio da trattenere

L’Inter ha, come più volte ribadito dallo stesso Beppe Marotta, la necessità di tagliare notevolmente i costi, cercando comunque di rimanere il più competitiva possibile. Posto che finora l’unica cessione eccellente è quella di Achraf Hakimi (e molto probabilmente rimarrà l’unica), la società vuole comunque regalare al neo allenatore Simone Inzaghi dei tasselli importanti per puntellare la già competitiva rosa scudettata.

L’esigenza però è ovviamente quella di intavolare operazioni spalmate su più anni, come quella che dovrebbe portare Nandez a vestire la maglia nerazzurra nei prossimi giorni. Il reparto, almeno nel duo titolare, più al sicuro è l’attacco, con Lukaku e Lautaro Martinez già scalpitanti per migliorare ulteriormente i loro score in comune. Diverso il discorso però per i rincalzi offensivi, con Alexis Sanchez ormai più votato all’ultimo passaggio che al goal, e un Andrea Pinamonti mai veramente sbocciato. Per questo l’innesto di un quarto attaccante, qualora quest’ultimo dovesse partire, è d’obbligo. Non si può infatti pensare di affrontare tre competizioni ad alti livelli con un reparto offensivo tanto risicato in termini numerici.

Satriano (@Getty Images)

Tuttavia la risposta al problema economico e tecnico potrebbe arrivare dalla Primavera, nella persona del giovanissimo 2001 Satriano. Il giovane uruguagio sta sorprendendo tutti nel pre stagione, non solo per i tanti goal messi a segno nelle amichevoli, ma anche per la personalità messa in campo e la grande classe dimostrata. L’attaccante è già di un’altra categoria di piede, oltre che molto bravo anche nel gioco aereo. Un attaccante completo sia fisicamente che tecnicamente, già maturo e che non sembra aver bisogno di esperienza formative in prestito per diventare una pedina importante nell’attuale scacchiere di Inzaghi.

Già diversi club importanti lo avrebbero chiesto, non solo in prestito, ma l’Inter starebbe ancora valutando la situazione. Il ragazzo potrebbe infatti essere integrato in pianta stabile in prima squadra e diventare una risorsa preziosa a gara in corso o quando sarà necessario fare turnover. Inoltre, essendo già in rosa, non comporterebbe alcun costo per la società, che quindi risparmierebbe denaro prezioso in questo momento di recessione economica.

Insomma Satriano sembra l’uomo giusto al momento giusto, molto più di quanto non fu Sebastiano Esposito a suo tempo, allora troppo chiuso dai big davanti a lui. La speranza è che in società si rendano conto appieno del patrimonio che hanno per le mani e non lo sciupino per intavolare delle trattative minori e trascurabili. Simone Inzaghi non è uno sprovveduto, ha grande occhio per i giovani e soprattutto per gli attaccanti: Satriano ed il futuro dell’attacco dell’Inter potrebbero essere già in buone mani.

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Pietro Magnani

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