L‘Inter prevede di firmare un nuovo settlement agreement entro la fine di giugno 2022 con la UEFA. Questo è quello che emerge, come riporta Calcio e Finanza, dai documenti legati ai primi nove mesi dell’esercizio 2021/22 di Inter Media and Communication.
In particolare, il club nerazzurro scrive che: “Sebbene le interazioni con la UEFA siano ancora in corso, prevediamo di firmare un settlement agreement entro la fine di giugno 2022 che includerà alcuni rapporti finanziari che dovremo soddisfare nei periodi di riferimento che terminano a giugno 2023, 2024 e 2025. Prevediamo inoltre che il settlement agreement includa un possibile meccanismo di sanzioni finanziarie e sportive principalmente legate alla violazione dei rapporti finanziari concordati (con tali sanzioni proporzionate all’entità della potenziale violazione)”.
Il settlement agreement sarà firmato: “a causa della FFP disavanzo di pareggio che abbiamo registrato nel periodo di monitoraggio che copre i periodi di riferimento 2018, 2019, 2020 e 2021 – si legge nei documenti – . Un disavanzo di pareggio è previsto anche per il periodo di riferimento che termina a giugno 2022 e già comunicato alla UEFA. Secondo le nostre evidenze, la stessa situazione vale per un certo numero di altri club in Italia e in Europa che hanno registrato un deficit di pareggio FFP misurato secondo le regole attuali”.
Nel 2015, l’Inter aveva già firmato un settlement agreement con l’UEFA: in pratica, come spiega sempre il portale Calcio e Finanza, si tratta di di una sorta di “patteggiamento” tra il singolo club e l’Uefa in caso di superamento degli obblighi economici fissati dal FPF, in un accordo che prevede per la società una serie di paletti da rispettare sia in termini economici che in termini sportivi. C’è però da capire quali sazioni il nuovo regolamento del FPF preveda e in che termini per quello che riguarda il settlement agreement.
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