Inter, guida alla sfida contro lo Sheriff. Curiosità, numeri e storia del club rivelazione
Domani sera si giocherà la terza giornata di Champions LeagueNeanche il più ottimista dei tifosi dello Sheriff Tiraspol avrebbe mai immaginato poche settimane fa di ritrovarsi dopo due giornate di Champions League a punteggio pieno, grazie alle vittorie ottenute contro lo Shakhtar e contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu. La formazione rivelazione della massima competizione europea, domani sera farà visita all’Inter in un altro palcoscenico incredibile come San Siro, un match che per i nerazzurri potrebbe già essere da dentro o fuori in vista dell’obiettivo qualificazione agli ottavi di finale contro avversari che invece non hanno nulla da perdere.
Quella che veniva considerata la squadra materasso in un girone che vedeva Inter e Real Madrid come formazioni più quotate per ottenere l’accesso alle fasi successive, si sta in realtà togliendo parecchie soddisfazioni, andando al di là di ogni previsione iniziale. Nonostante si riconosca come rappresentante della Transnistria (una regione che si trova al confine tra Ucraina e Moldavia), va sottolineato che lo Sheriff si presentava già in questa Champions League come la prima squadra moldava nella storia ad accedere alla fase a gironi, una favola che sembrava però non avere ulteriore futuro in questa competizione.
Eppure i numeri ottenuti dello scorso campionato, sebbene il livello nettamente inferiore rispetto a leghe come quella italiana o quella spagnola – rivelavano già la forza di una squadra molto compatta, capace di vincere l’ultimo torneo moldavo con 116 gol fatti e solamente 7 subiti. Guardando il valore complessivo della rosa, invece, è evidente che sia distante anni luce rispetto a quello dei nerazzurri. Basti pensare che per fare un’Inter di oggi ci vorrebbero 44 Sheriff, e che i 7 milioni di ingaggio netti guadagnati da Sanchez in una stagione sarebbero sufficienti per coprire gli stipendi di un anno di tutta la rosa moldava.
Un progetto nato nel lontano 1997 quando la Sheriff Company acquistò il club allora in Serie C, con l’obiettivo di approdare prima o poi in Serie A. Nel giro di due anni ottenne la promozione nella massima divisione moldava e da quel momento iniziò a dominare campionati su campionati. Quest’anno il grande sogno è stato finalmente raggiunto, ma l’impressione è che Castañeda (stella colombiana della squadra con un cartellino quotato 1 milioni di euro) e compagni dopo le prime due vittorie su due partite giocate in Champions League non abbiano alcuna intenzione di tornare coi piedi per terra.