PREPARATI AL MATCH – Dall’ultimo precedente ai doppi ex: tutto su Inter-Spal
Alla scoperta dell'avversario dei nerazzurri in una sfida che torna a Milano in Serie A dopo cinquant'anniDopo 49 anni il ritorno in Serie A: si è chiusa così, nel maggio scorso, la grande cavalcata della Spal, la gloriosa squadra ferrarese che occupa il 29° posto nella graduatoria dei club italiani con la maggior tradizione sportiva secondo i criteri FIGC basati sul numero di partecipazioni ai vari campionati professionistici del calcio italiano. Una cavalcata durata 5 anni ma attesa dall’agrodolce stagione 1967/68, l’ultima vissuta nella massima serie ma l’unica ad aver dato un titolo internazionale alla compagine allora allenata da Francesco Petagna (nonno dell’attuale centravanti dell’Atalanta Andrea), la Coppa dell’Amicizia italo-svizzera. A onor del vero il nome corretto della società emiliana è S.P.A.L. 2013 che sta per ‘Società Polisportiva Ars et Labor 2013‘, anno della fusione tattica con la Giacomense, squadra militante all’epoca nel campionato di Lega Pro di 2^ divisione. Nel 2012, infatti, la Spal era stata costretta a ripartire dai dilettanti dopo il fallimento per dissesto finanziario: dopo una prima deludente stagione in Serie D e la già citata fusione, nel 2014 i biancazzurri vengono ammessi nella nuova Lega Pro unica per effetto del piazzamento finale in campionato (6° posto) e nel 2016 arriva la promozione in Serie B che mancava da 23 anni; altra stagione da incorniciare quella 2016/17, con l’esaltante vittoria del campionato cadetto e la promozione in A.
I PRECEDENTI – Sono 17 i precedenti tra Inter e Spal a San Siro, di cui l’ultimo risale al 2 settembre del 1979, per una partita del girone 4 di Coppa Italia: risultato finale di 3-0 per i nerazzurri, per effetto delle reti di Beccalossi, Oriali e Altobelli. Agli Estensi è andata meglio solo due volte nei 16 precedenti valevoli per la Serie A a girone unico: l’1-1 del marzo del ’53 (gol di Fontanesi e Nyers) e lo 0-0 del febbraio del ’64 sono infatti gli unici pareggi ottenuti dalla Spal a Milano contro il Biscione. In particolar modo quest’ultimo fu particolarmente significativo per i nerazzurri, che anche per la mancata vittoria contro la Spal furono costretti allo spareggio con il Bologna, poi perso. A testimonianza delle difficoltà incontrate dagli emiliani a San Siro, tra le 14 vittorie interiste c’è l’8-0 della stagione 1958/59 – la più pesante sconfitta rimediata in Serie A dalla Spal – grazie ai cinque gol di Antonio Valentin Angelillo, alla doppietta di Lindskog e al gol di Rovatti. Decisamente più combattuti gli Inter-Spal di 1956 (3-1), 1959 (2-1) e 1961 (2-1): le tre sfide furono decise grazie ai gol nei minuti finali di Bolchi, per due volte, e di Massei. E proprio Oscar Massei, decisivo con un autogol anche nell’ultimo match valido per la Serie A tra le due compagini (datato 26 novembre 1967), è uno dei protagonisti del prossimo paragrafo.
Domenghini e Jair stendono la Spal
GLI EX – Sono pochissimi i giocatori e gli allenatori che hanno calcato i campi di entrambe le squadre, ma ce n’è uno che per i colori biancazzurri è diventato un’istituzione. Oscar Massei, argentino di Pergamino, arriva all’Inter nel 1955: con i nerazzurri segna 21 gol in 54 partite (tra cui tre proprio alla Spal) prima di un terribile infortunio patito al ginocchio e della cessione nel 1958 alla Triestina. In Friuli il suo talento non brilla, ma il successivo trasferimento a Ferrara lo riabilita perfettamente grazie all’intuizione tattica di Paolo Mazza, che dall’attacco lo sposta a centrocampo. Massei diventa capitano e regista della squadra e la conduce a uno storico quinto posto nel 1959; rimane a Ferrara fino al 1968, anno della retrocessione, e ad oggi detiene sia il record di presenze in maglia spallina in Serie A, ben 210, sia quello delle reti segnate nella massima serie, 47 (tra cui una all’Inter nel 1959), che diventano 52 considerando anche la Coppa Italia.
Tra gli altri calciatori che hanno vestito le due casacche si ricordano Costanzo Balleri, Massimo Ciocci e Felipe. Balleri, livornese, arriva a Ferrara nel 1959 insieme ad una futura gloria nerazzurra, Armando Picchi: con loro due e il già citato Massei, la Spal si piazza quinta in campionato sorprendendo tutti gli addetti ai lavori. Herrera ricrea all’Inter la coppia difensiva dal ’60 al ’62, ma Balleri viene poi ceduto al Modena e infine di nuovo alla Spal. Ciocci, dopo l’inizio nelle giovanili nerazzurre e l’esordio in prima squadra contro il Napoli nel 1987, gioca per l’Inter nella tribolata stagione 1991-92 e per la Spal in Serie B in quella successiva. Ad oggi è responsabile tecnico dell’Inter Academy in Giappone. Infine Felipe ha militato tra le fila del Biscione da febbraio a maggio del 2015 ed è oggi difensore della Spal.
Nota finale per due allenatori: Ferruccio Mazzola è stato calciatore nerazzurro nel 1963/64 e allenatore della Spal nel 1986/87; Osvaldo Bagnoli ha compiuto il tragitto inverso, avendo giocato negli emiliani dal 1964 al 1967 e allenato l’Inter dal 1992 al 1994.
La vittoria contro la Spal del ’57
LE FORMAZIONI – Per Inter-Spal Luciano Spalletti dovrebbe optare per un 4-2-3-1 simile a quello delle ultime uscite ma con due novità: sulla fascia sinistra giocherà Dalbert in luogo di Nagatomo, mentre dietro le punte ci sarà Joao Mario al posto di Borja Valero, che sarà affiancato a Vecino con Gagliardini in panchina. Per il resto formazione confermata con Handanovic tra i pali, D’Ambrosio, Skriniar e Miranda a completare il reparto arretrato, Perisic e Candreva sulle ali e Icardi al centro dell’attacco.
Per mister Semplici il solito 3-5-2: Gomis giocherà in porta; Salamon Vicari e Felipe saranno i tre centrali di difesa; a centrocampo Lazzari e Mattiello giocheranno in fascia, mentre Schiattarella, Viviani e Mora saranno in mezzo al campo; in avanti Borriello dovrebbe essere affiancato da Paloschi, in vantaggio su Floccari.
LO SCHERZO DI COMPLEANNO A D’AMBROSIO