Il fattore Spalletti non basta: Cancelo e l’idea 3-4-2-1 per centrare la Champions
Al momento il tecnico di Certaldo è l'unica certezza in casa nerazzurra, ma per centrare l'Europa che conta servirà anche altroLe limitazioni del governo cinese agli investimenti all’estero hanno di fatto bloccato l’ambizione di Suning, costringendo l’Inter a rivedere i piani in corso d’opera. Senza i necessari fondi messi a disposizione dalla proprietà, Ausilio e Sabatini non sono riusciti a mettere a disposizione di Spalletti una squadra altamente competitiva ed anzi, la rosa a disposizione di dell’ex allenatore della Roma è piena di lacune sia dal punto di vista numerico che tecnico. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, i problemi più evidenti riguardano il reparto dei centrali difensivi ridotto all’osso ed il centrocampo privo di dinamismo, di forza pura e di un uomo da sette-otto gol a campionato. Non si può poi dimenticare la situazione legata la reparto offensivo, privo di fantasia, di uno specialista dell’uno contro uno e di un concreto vice Icardi.
Visto il materiale umano a disposizione di Spalletti dunque, l’impronta del tecnico di Certaldo sull’Inter è stata determinante in queste prime 6 giornate, ma alla lunga il fattore Spalletti non potrà bastare per tornare in Champions League.
Il piano dei nerazzurri per centrare l’obiettivo stagionale quindi – secondo quanto è possibile leggere dalle colonne della rosea – è segnato: restare aggrappati al gruppo principale per poi intervenire in maniera importante sul mercato di gennaio e produrre così lo scatto decisivo. Impresa non semplicissima quella di arrivare a fine anno nella zone calde della classifica. Gli ultimi 180’ di campionato in particolare hanno raccontato un’Inter solida sì, ma soprattutto macchinosa, monotona, di facile lettura per gli avversari e parecchio timida negli ultimi venti-trenta metri. Di sicuro va allora “inventato” qualcosa di diverso già con gli uomini oggi a disposizione. E in questo senso appare decisivo l’imminente recupero di Joao Cancelo: il 23enne esterno portoghese dovrebbe essere a disposizione subito dopo la sosta internazionale e potrà garantire a Spalletti varie soluzioni tattiche ed un apporto concreto a livello di intensità, velocità e forza fisica.
Con il rientro dell’ex calciatore del Valencia infatti, Spalletti potrebbe decidere di schierare Cancelo esterno alto a destra, spostando Candreva nel ruolo di trequartista, al ridosso di Icardi, posizione nella quale finora hanno già fallito Borja Valero, Joao Mario e Brozovic. Si tratterebbe di una posizione che l’azzurro ha già ricoperto ad inizio carriera e che gli consentirebbe di sfruttare quel tiro dai 20 metri, sicuramente migliore rispetto ai compagni di squadra utilizzati in quel ruolo.
Nei pensieri di Spalletti però, ci sarebbe anche l’ipotesi di passare al 3-4-2-1, con un undici che potrebbe essere il seguente: Handanovic in porta; D’Ambrosio, Miranda e Skriniar in difesa; Cancelo e Dalbert sulle fasce; Gagliardini e Borja Valero a dettare i tempi; Perisic ed Eder a supporto di Icardi. Due le alternative principali: il giapponese Nagatomo per Dalbert e baby Karamoh per Eder o Perisic. Karamoh a dire il vero ha già dimostrato di poter essere una buonissima alternativa a gara in corso anche nel 4-2-3-1.
KARAMOH,NIENTE DA FARE: RESTA ANCORA BLOCCATO IN ASCENSORE