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Inter-Spezia 3 a 0, le PAGELLE: la LULA è tornata, Barella monumentale

HANDANOVIC 6 – Spettatore non pagante nel primo tempo, l’Inter è talmente alta che viene chiamato pochissimo in causa anche di piede.

SKRINIAR 6,5 – Molto alto e aggressivo, attento. Si spinge anche in avanti in alcune occasioni a supportare la manovra. Ci mette lo zampino con il rimpallo da cui arriva il raddoppio nerazzurro. Dimostra ancora comunque quando pressato di essere leggermente indietro di condizione.

DE VRIJ 6 – Avvio di gara attento su N’Zola, ma sul pressing dell’attaccante mette poi in difficoltà Handanovic rischiando di combinare la frittata regalando, fortunatamente, solo un angolo. Con il passare dei minuti il lavoro ai fianchi di N’Zola sembra funzionare, con l’olandese che fatica di più a contenerlo. Perde Strelec su angolo generando la prima vera occasione pericolosa dello Spezia. Partita sufficiente ma con i consueti cali di concentrazione occasionali da evitare.

BASTONI 7 – I primi due palloni che tocca diventano due lanci pericolosissimi a rimarcare ancora una volta le sue grandissimi doti da regista arretrato. Attento dietro e pericoloso in avanti: suo il cross su cui Lukaku prende la traversa. Perfetto in marcatura quando sollecitato.

DUMFRIES 7,5 – Parte molto volitivo, sia in fase di spinta che nei contrasti, mostrando molta voglia di fare. Va anche vicinissimo al goal di testa: a ogni affondo in velocità fa paura e sfiora di nuovo il goal alla mezz’ora calciando di poco alto. Un miracolo di Dragowski sul finire della prima frazione gli nega un goal che sarebbe meritatissimo.

BARELLA 8 – Subito un grande affondo alla “Nicola Berti” per mettere le cose in chiaro. Regala poi grande corsa e giocate, anche se a volte dà sempre l’impressione di prediligere la giocata bella e difficile rispetto a quella concreta e vincente. Vera anima di ogni azione interessante dei nerazzurri, l’azione del goal del vantaggio arriva dai suoi piedi. Vero uomo ovunque per tutta la gara.

BROZOVIC 7 – Più attivo rispetto a Lecce, la gamba c’è: corre e svaria sulla mediana per sfuggire alla marcatura asfissiante degli avversari. Il suo solito “7 d’ufficio” per il suo enorme lavoro silenzioso e senza fronzoli. (ASLLANI S.V. Gioca solo 5 minuti ma bastano per fare vedere che piedi e che visione di gioco straordinaria ha).

CALHANOGLU 6,5 – Nonostante la botta nel riscaldamento è piuttosto vivo in avvio di gara, facendo la spola tra attacco e centrocampo. Sbaglia però anche tanto in proporzione ai palloni toccati. Bravo e preciso nella ripresa a segnare il 2 a 0 dopo un’azione personale di Lukaku rimpallata. (GAGLIARDINI 6,5 – Tocca pochi palloni ma pennella una palla meravigliosa che poi Dzeko e Correa trasformano nel 3 a 0).

DIMARCO 7 – Molto propositivo, entra spesso in area da attaccante nella prima parte di partita. Con il passare dei minuti diventa però impreciso e si spegne un po’, iniziando a sbagliare palloni piuttosto semplici. La sua resta comunque un’ottima prova, più per quantità stavolta però che per qualità. (GOSENS 6 – Molto meno spigliato di Dimarco continua a sembrare titubante nell’affondo, cercando sempre la cosa più semplice e, spesso, innocua. Cerca di fare tante volte il movimento alle spalle della difesa avversaria ma, per ora, i compagni lo cercano poco).

LUKAKU 7 – Poco pericoloso ma corre molto per aiutare i suoi con un gran pressing offensivo. Bello il tacco a liberare al tiro pericoloso Dumfries, ma la cosa migliore la fa con la sponda perfetta che diventa l’assist per l’1 a 0 di Lautaro. Sfortunato quando prende la traversa con un grande colpo di testa. Mette anche lo zampino sul raddoppio, nato da un rimpallo su un suo tentativo di iniziativa personale. Lontano dalla condizione ottimale, ma è comunque già protagonista. (DZEKO 6,5 – Entra con voglia, ma i limiti dell’età si vedono sugli scatti: bravissimo però su un lancio di Gagliardini a saltare il portiere e servire a Correa la palla del 3 a 0. Rischia anche la rete personale dopo una grande azione di Dumfries).

LAUTARO 7 – Si libera alla grande per il tiro saltando due avversari, bravo il portiere ospite a negargli la rete. Più attivo e mobile rispetto a Lukaku, sfrutta la sponda del compagno di reparto per sbloccare la partita e segnare l’1 a 0, dopo aver sfiorato la rete pochi minuti prima. Si divora il raddoppio da pochi passi ma è sempre nel vivo del gioco. (CORREA 6,5 – Bravo al primo vero pallone toccato a segnare il 3 a 0 su assist di Dzeko, poi regala alcune belle giocate di fino).

INZAGHI 7 – L’Inter parte col giusto atteggiamento, molto aggressiva e pericolosa, ma si scontra contro l’organizzazione dello Spezia nei primi minuti. La squadra però si dimostra matura e, pur sprecando molte occasioni, resta calma e segna 3 reti in scioltezza senza praticamente rischiare nulla: nessun intervento per Handanovic. La condizione sta crescendo e anche la personalità: questa Inter di Inzaghi 2.0 per ora è molto bella da vedere e ha tante soluzioni in più. L’Inter vince e convince.

 

Pietro Magnani

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