L’emergenza coronavirus ha travolto tutti, nessuno escluso. Anche l’Inter ha dovuto fare i conti con l’impatto devastante della pandemia sul bilancio 2019-2020 che si è chiuso con una perdita di 102,4 milioni, che sarebbe stata di 70,7 senza il differimento al 2020-21 di alcune poste di bilancio provocato dalla chiusura posticipata della stagione al 31 agosto. Un rosso pesante che resta comunque inferiore al -204 della Roma e al -195 del Milan.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, anche l’attuale esercizio è destinato ad essere complicato visto che la stagione è iniziata già a porte chiuse. L’Inter, in comune accordo con la squadra, ha spostato in avanti i pagamenti degli stipendi e gli ingaggi di luglio e agosto verranno saldate a febbraio.
Il futuro però non preoccupa: “La continuità aziendale è garantita da Suning. Nel 2020-21 potrebbe essere necessaria l’iniezione di “equity” fresco e la famiglia Zhang si è già resa disponibile. Gli amministratori verificheranno nei prossimi mesi le azioni da compiere. Nei prossimi mesi il patrimonio netto dovrebbe tornare negativo: per un po’ si ricorrerà alla deroga prevista dal decreto Liquidità in tema di riduzione del capitale sociale, ma poi si farà affidamento sul supporto patrimoniale e finanziario dell’azionista di riferimento. Come? Rinuncia a una parte del credito residuo (oltre 120 milioni) oppure nuovi versamenti di capitale. Di sicuro non aumenterà il debito, dopo il bond da 75 milioni di luglio (in aggiunta ai 300 di quello già in essere)“, si legge su La Gazzetta dello Sport.
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