La Repubblica – Inter, tutti i nomi alternativi a BC Partners: spicca il fondo Mubadala, ma c’è un problema
Suning sta continuando a lavorare per trovare nuova liquidità per l'InterI nomi – gira e rigira – sono sempre quelli, mentre le certezze sono sempre pari a zero. L’Inter (Suning, anzi) continua a valutare le mosse per il prossimo futuro: e l’obiettivo – ormai lo sa chiunque – è cercare nuovi soci per immettere liquidità fresca nelle casse dei nerazzurri. C’è sempre il discorso attivo con BC Partners, fondo con il quale è decaduta l’esclusiva sulle trattative ma con cui i discorsi non si fermano, vanno avanti: e però ci sono anche le soluzioni alternative, possibili paracadute per una situazione che – resta beninteso – va sbloccata il prima possibile.
Ci sono in lizza, per esempio, diversi soggetti, in parte già conosciuti in quelle che sono state le cronache dell’ultimo mese e mezzo: come ricorda repubblica.it, infatti, rimane in corsa Ares (che sta studiando la pratica relativa all’Inter con uno studio di avvocati a New York), ed è da tempo aperto un discorso con Eqt, l’operatore scandinavo attivo in ambito tecnologico e delle telecomunicazioni. Pare invece essersi definitivamente defilato Bain Capital.
Ma la situazione che – sempre secondo repubblica.it – andrebbe seguita con maggiore attenzione è un altro, e risponde al nome di Mubadala: si tratta di un fondo arabo, che finanzia il Manchester City e che sino al 2010 possedeva quote della Ferrari. In merito a Mubadala, però, ci sarebbe un solo inconveniente, non da poco: le trattative con fondi arabi, solitamente, richiedono tempi di gestazione medio-lunghi. Il futuro dell’Inter, invece, richiede soluzioni immediate.
SUNING-BC PARTNERS: PARTI DISTANTI, LE TRATTATIVE PROSEGUONO