INTER SUPPORTERS – Giovani 3 Vecchi 0
Ancora una volta la linea verde ha avuto ragione, sembra che i giovani nerazzurri stiano lanciando un segnale ai “vecchietti”. Certo le assenze sono pesanti, ieri non abbiamo subito gol e rischiato pochissimo, ma a livello di gioco e costruzione di palle gol siamo proprio indietro. Il pazzo ha ricevuto solo un cross in tutta la partita, Zarate non ne ha azzeccata una e Alvarez ha preferito tornare a giocare palla indietro e infatti è stato sostituito. Castaignos prima del gol sembrava un giocatore più adatto all’ Oratotio piuttosto che alla serie A, fuori ruolo e buttato nella mischia per cambiare il risultato ha proprio deluso, ribaltando completamente il gudizio nei suoi confronti all’ 89′ quando con una giocata da vero uomo d’area di rigore ci ha tolto letteralmente le “castagne dal fuoco”, 3 punti e vittoria su un campo difficile come quello di Siena. Tanto possesso palla ma più che altro tra centrocampisti e difensori, quando c’era da cambiare ritmo e andare verso la porta il gioco si spegneva e la nostra pericolosità veniva solo dai calci piazzati. Ieri si è sentita veramente la mancanza di Wes, l’ invenzione dell’ultimo passaggio la giocata da campione. L’ umore tra i tifosi è pessimo nonostante la vittoria, non ci crede quasi più nessuno in questa rosa, troppo avanti con l’età da un lato e troppo inesperta dall’altro. Le critiche si moltiplicano e la pazienza sta per finire. Chiaramente non è il mio caso, da inguaribile ottimista ci credo ancora a questa squadra, magari con qualche giovane innesto mirato a gennaio. Stiamo risalendo la classifica e abbiamo una partita da recuperare. Come ho già detto molte volte i primi bilanci li faccio a gennaio e se avranno ragione i tifosi che oggi non ci credono ad una rimonta, sarò il primo ad ammettere che mi sbagliavo. Comunque vada la stagione a giugno bisogna rivoluzionare la rosa, vendere Sneijder e far accomodare in panchina i senatori che dovranno all’interno dello spogliatoio passare il testimone alla nuova giovane inter aiutando il mister (chiunque sia) a far ambientare i nuovi e far crescere i giovani. Con tutto il bene che vogliamo ai nostri campioni, ma hanno fatto il loro tempo ed è ora di farsi da parte. Abbiamo vinto tutto, 5 splendidi anni culminati con la vittoria della Champions League, quindi preferisco non vincere niente con un nuovo progetto, giovane e stimolante piuttosto che veder la mia squadra del cuore pian piano spegnersi e logorarsi per l’ostinazione di affidarsi a giocatori ormai al capolinea della loro carriera. Fortunatamente abbiamo una settimana intera per preparare il match contro l’ Udinese, potremo fare come i “gobbi” che giocano una partita alla settimana perchè non giocano nessuna coppa e provare ad assaporare cosa significhi non giocare ogni tre giorni. L’unico risultato sono i tre punti anche sabato sera per allungare la striscia e continuare a recuperare posizioni. Non mi importa il gioco, adesso conta solo vincere.