L’Inter è una delle squadre italiane che vanta il maggior numero di supporter in Italia e nel mondo, pronti a seguire non solo le sue avventure sul campo, ma anche il modo in cui riesce a mettere in pratica la sua tattica di gioco. E se parliamo di tattica di cambiamenti ce ne sono stati davvero tantissimi negli ultimi anni. Si è infatti passati da uno stile difensivo e reattivo a un approccio più moderno e offensivo, per dare libero sfogo alle abilità dei suoi attaccanti di punta.
Ma dietro ogni tattica vi è un allenatore, che ha saputo lasciare il proprio segno e cambiare più o meno radicalmente l’assetto della squadra in base alla propria filosofia. Parallelamente, ad incidere sulla tattica scelta è anche la crescente competitività del calcio italiano, che richiede così un adattamento costante rispetto alle strategie di gioco. Di seguito parleremo proprio di quelli che sono stati i più grandi cambiamenti tattici all’interno dello spogliatoio dell’Inter, che hanno portato a scelte strategiche nell’ultimo decennio.
L’Inter, squadra che è stata fondata nel 1908 e ancora oggi è uno dei due principali club di Milano. La sua fortunata evoluzione tattica è diventata molto incisiva negli ultimi 10 anni, ed è stata influenzata da diversi allenatori che hanno avuto il piacere di sedersi sulla prestigiosa panchina dei Nerazzurri. Ma che tipo di approccio abbiamo visto in questo decennio?
Prima la solidità difensiva della gestione del portoghese José Mourinho, oppure la transizione di mister Spalletti, fino ad arrivare poi alla grinta, all’approccio più deciso e offensivo di Simone Inzaghi. Come è facile notare, questo club ha quindi avuto modo di ridefinire la sua identità sportiva nel giro di questi anni.
Questo processo naturale che ha portato a un cambiamento interno è un passaggio che prima o dopo affrontato tutti i club. Nel caso specifico dell’Inter è servito per adattarsi alle nuove tendenze del calcio moderno, fatto di maggior dinamismo, minor prevedibilità e flessibilità tattica. Ma soprattutto per ricercare un nuovo livello di competitività che non solo portasse a un successo italiano, ma anche internazionale.
Il momento più alto dei Nerazzurri? Sicuramente il 2010, anno in cui sotto la guida di José Mourinho la squadra si assicura il Triplete. Il tecnico portoghese ha saputo sfruttare le caratteristiche tecniche di Vieira, Maicon, Toldo, Stanković, Materazzi ed Eto’o, giusto per citarne alcuni, per creare un gruppo solido, compatto e forte a livello difensivo. Ma sono sempre stata le ripartenze dei Nerazzurri a lasciare il segno, insinuandosi nel cuore della difesa avversaria. E lì, pronti a colpire e mettere il pallone in porta c’erano sempre giocatori come Diego Milito e Samuel Eto’o, perfetti per chiudere al meglio un contropiede.
Dopo l’esperienza di Mourinho sono poi arrivati Rafael Benitez per una stagione, Claudio Ranieri, Andrea Stramaccioni e Walter Mazzarri. Proprio quest’ultimo ha avuto il merito di aver provato a mantenere un’identità tattica solida, guardando in avanti, ma ricordando le imprese del passato.
Ma il team dell’Inter ha avuto non pochi problemi a trovare una buona continuità, soprattutto all’interno delle competizioni nazionali. E così il gioco difensivo è diventato una sorta di trappola, che ha reso meno spettacolare il gioco e messo in crisi i suoi successi e le performance ottenute.
La dinamica offensiva è ufficialmente terminata diversi anni dopo, più precisamente nel 2017 quando arriva il turno di Luciano Spalletti. Il tecnico ha adottato un sistema tattico che si basava sulla pressione offensiva, puntando su un approccio più ragionato che ha portato poi alla qualificazione in Champions League dopo anni di assenza. Ma le vere gioie non sono arrivate durante i suoi due anni in Nerazzurro, ma bensì con la rivoluzione che ha iniziato ufficialmente Antonio Conte nel 2019.
Per prima cosa ha lavorato per implementare il 3-5-2 come modulo che garantisse di affidarsi a una difesa solida, capace però di avviare ripartenze rapide. Ed è così che Conte è riuscito a condurre la squadra fino alla conquista del campionato di Serie A, sfruttando 3 grandi caratteristiche in campo:
A partire dal 2021 è arrivato Simone Inzaghi a gestire il timone della “nave Inter” e lui ha proseguito il percorso di modernizzazione del gioco. Ha saputo mantenere la tattica di gioco partendo da un modulo con difesa a 3, implementando però un calcio più fluido e offensivo. Per farlo ha puntato tutto su pressing alto e massima velocità negli scambi del pallone. Ciò ha aiutato i giocatori a migliorare la gestione del pallone, diventando più propositivi rispetto alle stagioni precedenti.
Per fortificare il tutto sono poi stati anche inseriti in squadra diversi campioni e nuovi talenti, necessari per fare in modo che l’Inter potesse confermarsi come una tra le principali protagoniste del calcio europeo. Cercano ovviamente di poter realizzare l’obiettivo di competere stabilmente per la vittoria di trofei nazionali e internazionali.
Nel complesso quindi l’Inter è oggi considerata una squadra più aggressiva, che si affida ad una fase di attacco più fluida e un gioco più verticale che era difficile poter ammirare in passato.
Un ruolo chiave nelle dinamiche di squadra dell’Inter sono sicuramente quelli che vengono attribuiti agli esterni di difesa. In modo particolare abbiamo Denzel Dumfries e Federico Dimarco, due cuori pulsanti per rendere ottimale la fase difensiva, ma soprattutto per garantire una veloce ripartenza verso l’attacco.
Sono loro due a dover spingere e creare occasioni da gol, rendendo la squadra più imprevedibile sulle fasce.
Per cercare di comprendere in che modo di comportano i Nerazzurri sul campo è importante ricordare quali sono le principali tattiche che adotta mister Inzaghi:
Il calcio è una passione globale che ha un impatto su milioni di giovani, influenzandone i valori, le aspirazioni e lo stile di vita. Questo sport insegna la disciplina, la resilienza e il lavoro di squadra, abilità essenziali sia dentro che fuori dal campo.
L’adrenalina di una partita decisiva, l’emozione di una vittoria inaspettata e la capacità di gestire la pressione sono aspetti che affascinano non solo gli atleti, ma anche chi è alla ricerca di sfide in ambiti diversi. Nel mondo dell’intrattenimento online, molti sono alla ricerca di esperienze coinvolgenti che combinano strategia e fortuna.
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Come è stato possibile scoprire in questo viaggio nel passato, l’evoluzione tattica dell’Inter ha seguito le tendenze del calcio moderno, riuscendo così a trasformare radicalmente l’identità del team.
Da una formazione più chiusa e protettiva siamo arrivati a uno stile di gioco dinamico e offensivo, che grazie a Simone Inzaghi è il perfetto equilibrio tra solidità e spettacolarità in campo. Difficile prevedere che ne sarà di questo team nel prossimo futuro, ma per ora si continua a lottare dignitosamente su più competizioni!
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