L’Inter riesce a superare il Torino nella sfida delle 15 a San Siro grazie alla doppietta di Lukaku ed alle reti di Alexis Sanchez e Lautaro Martinez. Antonio Conte, al termine della vittoria per 4-2 sui granata, ha parlato ai microfoni di Dazn.
Ecco, dunque, le sue parole: “Penso che ci sono da guardare entrambe le situazioni. Sicuramente da parte nostra l’approccio non è stato dei migliori, dovevamo essere più feroci e determinati. Non riuscivamo a vincere alcun contrasto, capisco anche le difficoltà di quanto si torna dalle Nazionali. Penso che anche nel weekend si siano viste le difficoltà che tutti hanno avuto nelle partite dopo la sosta. Siamo mancati da questo punto di vista nella prima parte, con poco furore e poca cattiveria agonistica. Lo 0-2 avrebbe ammazzato chiunque, ma ancora una volta abbiamo dimostrato di avere qualcosa di importante a livello caratteriale. Anche io devo essere bravo di tirarlo fuori dai ragazzi. Non era semplice, anche oggi siamo riusciti a fare quattro gol. Potevamo anche farne qualcuno in più“.
Poi, prosegue: “Dobbiamo lavorare, alzare il livello di attenzione e concentrazione. Penso che rispetto a come abbiamo finito l’anno scorso da questo punto di vista abbiamo perso. I calciatori sanno benissimo che bisogna sempre, al di là di preparare le partite, metterci tutto, dalla testa al cuore, alle gambe. Mi auguro che questo serva per il futuro: bisogna arrotolarsi le maniche ed essere pronti a sporcarsi. nella prima parte non è andata bene, non mi è piaciuta la squadra. La strada è lunga e faticosa, dobbiamo fare i solchi per terra, cercare di far trovare il campo in salita per gli avversari. Tante volte questo non è avvenuto. Al di là dell’organizzazione e della qualità, se non ci metti qualcosa a livello personale diventa difficile. L’Inter ha bisogno di questi valori, oltre alla tecnica“.
Su Lukaku: “Penso che Romelu, come tutti gli altri ragazzi, sia un ragazzo intelligente, che anche nelle difficoltà e nelle valutazioni fanno delle valutazioni. Quando io parlo di questioni che dall’esterno non si possono vedere, mi si rizzano i peli. Mi dispiace se qualcuno va dietro a queste sirene ammalianti. Noi dobbiamo alzare il terreno e scavare i solchi, allora lì possiamo parlare di obiettivi da raggiungere. Se andiamo di tacco, fioretto o punta non va bene. Bisogna metterci furore agonistico e voglia di vincere, fin dall’inizio. Nel sottopassaggio devono sentire quella carica. Abbiamo fatto dei cambiamenti, è arrivata gente nuova che deve capire certe situazioni. Questo è un gruppo sano, fatto di ragazzi intelligenti, che ha bisogno di capire“.
Infine: “Non penso sia una questione tattica. Nel secondo tempo abbiamo giocato con Lautaro, Lukaku e Sanchez, con Vidal e Barella; all’inizio c’era Vidal più alto. Non è cambiato niente, se non l’atteggiamento, la determinazione, la voglia di pressare in maniera feroce. Quando fai le pressioni a livello scolastico a due all’ora, non metti in difficoltà l’avversario. Nel secondo tempo loro non hanno trovato soluzioni, perché si è alzata la voglia di faticare e pressare, ed abbiamo fatto quattro gol. Il tour de force è appena iniziato“.
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