PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Torino

LA STORIA LA STORIA - Torino e Inter sono le uniche due squadre che possono fregiarsi dell’aggettivo Grande: il motivo della maiuscola è tutto negli scudetti e nelle coppe lucidate con cura a ogni inizio di stagione, nell’orgoglio della gente che per quelle vittorie ha gioito e in quelle vittorie si è riconosciuta. Novantuno sono le sfide tra nerazzurri e granata che il “G.Meazza” ha ospitato: 46 vittorie dei padroni di casa, 18 degli ospiti e 27 pareggi completano il bilancio delle statistiche, con 225 reti segnate, di cui 150 del Biscione e 75 del Toro. Prima di quello dello scorso anno, firmato Moretti, l’ultimo successo ospite risale al 1988, quando un rigore di Cravero condannò l’Inter di Trapattoni. Stesso risultato, ma inverso, quello di due anni fa a San Siro: 1-0 e gol di Palacio per gli uomini dell’allora tecnico Walter Mazzarri. → SCORRI LE SCHEDE IL PRESENTE IL PRESENTE - Il Torino viene da mesi difficili: dopo l'exploit delle stagioni 2013-14 e 2014-15, con una splendida qualificazione in Europa League e una cavalcata fino agli ottavi, la squadra di Ventura sta accusando il colpo di un ricambio avviato ma non ancora concluso. In estate gli acquisti di Avelar, Belotti, Baselli e Zappacosta e le conferme dei vari Bruno Peres, Glik, Maksimovic e Quagliarella avevano fatto sognare i tifosi granata. Ma per ottenere dei risultati non basta acquistare o vendere, non basta il fatturato: serve amalgama, serenità all'interno del gruppo e quella disponibilità a crescere tutti insieme. Con il senno di poi, la stagione che si avvia alla conclusione si configura più come un anno di transizione che come quella di un'ulteriore esplosione: appuntamento dunque al prossimo campionato, e probabilmente anche ad un nuovo staff tecnico, per rivivere i fasti del Torino che ci ha affascinato negli ultimi anni. Di contro i nerazzurri vengono da un percorso inverso, che si sta materializzando nella speranza di un terzo posto che avrebbero meritato per lunghi tratti di questa annata ma che è sempre più difficile da conquistare, alla luce dei risultati della Roma. Ma a partire dalla semifinale persa ai rigori contro la Juventus è scattato qualcosa nella mente dei giocatori: da un mese le prestazioni del Biscione sono tornate a essere positive, e questo fa ben sperare soprattutto per la prossima stagione, da vivere con qualche rinforzo e qualche certezza in più rispetto a questa. A prescindere dal piazzamento finale. → SCORRI LE SCHEDE LE ULTIME LE ULTIME - Per la sfida di questa sera Mancini può contare su Icardi e Kondogbia, recuperati dopo i rispettivi infortuni, e su Palacio, al ritorno dalla squalifica. Il modulo dovrebbe essere il 4-2-3-1 delle ultime settimane con due soli dubbi da sciogliere: la diga a due davanti alla difesa dovrebbe essere composta da Medel e Brozovic, ma, se il tecnico di Jesi dovesse optare per l'inserimento di Kondogbia, il croato andrebbe a posizionarsi come trequartista centrale alle spalle del capitano. Conseguenza diretta sarebbe l'esclusione di uno tra Palacio ed Eder (più probabile che quest'ultimo vada in panchina). Per il resto completa il reparto offensivo Ivan Perisic, in gran spolvero dopo settimane difficili a cavallo tra gennaio e febbraio. Per quanto riguarda la difesa, davanti ad Handanovic ci saranno D'Ambrosio e Nagatomo sulle corsie esterne e Murillo e Miranda al centro. Il Torino deve fare i conti invece con le assenze pesanti di Glik, squalificato, Immobile, Avelar e Acquah, infortunati. Ventura però non rinuncia al 3-5-2, con il tandem d'attacco formato da Belotti e Maxi Lopez. Moretti, Jansson e Maksimovic difenderanno la porta di Padelli, mentre Bruno Peres e e Zappacosta proveranno a limitare la spinta dei terzini nerazzurri. Interni di centrocampo saranno Benassi e Baselli, che avranno il compito di fare le due fasi e di proporsi negli spazi sui suggerimenti di Gazzi, perno centrale. Il match si prospetta combattuto soprattutto nella parte centrale del campo, con il Torino che proverà a sfruttare la superiorità numerica ma che dovrà essere concentrato nel non concederla in fase di non possesso, data la presenza dei quattro attaccanti. Fondamentale dovrebbe essere l'apporto di Palacio, giocatore indispensabile per concretizzare il giro palla nerazzurro con i suoi tagli e la capacità di andare in verticale. Per Inter-Torino, posticipo della 31esima giornata di Serie A, appuntamento alle 20.45 a San Siro. → SCORRI LE SCHEDE OPTA-FACTS

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Gianluigi Valente - Autore

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