Inter, tre motivi per i quali non sottovalutare la Coppa Italia
Il trofeo, spesso snobbato dai grandi club, potrebbe riservare ai nerazzurri almeno tre buoni motivi per provare a vincerloInizia questa sera l’avventura dell’Inter di Pioli in Coppa Italia; il club nerazzurro ha già vinto questo trofeo per ben 7 volte di cui, le ultime 4, tra il 2005 ed il 2011. L’esigenza del tecnico è di far rifiatare chi ha speso tanto in vista della rincorsa al terzo posto in campionato e di dare minuti a chi rientra da infortuni (Medel), squalifiche (Brozovic) o a chi semplicemente gioca poco (Palacio e Gabigol). C’è però un aspetto (anzi a dirla tutto sono tre) che i nerazzurri devono considerare nell’approcciarsi a questo trofeo.
EUROPA – Sembrerà banale, perché i nerazzurri proprio nell’ultimo periodo hanno dimostrato di poter tranquillamente ambire ad un posto Champions, ma se si considera che l’Inter ha ancora davanti 6 squadre e che nessuna di queste accenna a rallentare la propria corsa, potrebbe far comodo il “paracadute” della qualificazione all’Europa League concessa ai vincitori del trofeo.
MORALE – Vincere aiuta a vincere. Sembra una frase fatta ma non lo è; nel 2005 arrivò la Coppa Italia con Mancini in panchina e da lì l’Inter visse 5 anni memorabili, carichi di successi e soddisfazioni. Culminati nel Triplete e conclusi dalla Coppa Italia vinta da Leonardo nel 2011.
ANCORA IN CASA – Dovesse battere il Bologna, l’Inter avrebbe l’opportunità di giocare in casa il quarto di finale contro la vincente tra Lazio e Genoa. Un’occasione davvero troppo ghiotta per non tentare di mettere in bacheca il primo trofeo del nuovo corso interista.
TOP E FLOP DELLA 20^ GIORNATA