Antonio Conte e l’Inter, una storia iniziata poco più di un anno fa. A distanza di un pò di tempo, l’ambiente interista sta imparando a conoscere meglio il tecnico salentino. Un campionato chiuso al secondo posto, in attesa di giocarsi la Finale di Europa League tra qualche giorno contro il Siviglia, con la possibilità, concreta, di tornare a sollevare un trofeo dopo nove anni di astinenza.
L’allenatore interista durante la stagione ha mostrato tutto se stesso. Ossessionato dalla vittoria, spesso si è lasciato andare a dichiarazioni discutibili davanti ai microfoni a fine partita. Come il putiferio scatenato con le parole dopo la sfida con l’Atalanta, quando sostanzialmente attaccò la dirigenza nerazzurra.
In tanti hanno pensato che quello fosse un modo per andarsene, invece, quelle parole di Antonio Conte hanno avuto l’effetto di dare ancora maggiore compattezza ad un gruppo e ad una dirigenza che da quel momento in poi ha iniziato a remare fortissimo in direzione dell’Europa League.
Come riportato dal Corriere dello Sport, lo stesso Beppe Marotta che ben conosce il tecnico salentino dai tempi della Juventus, sapeva bene che quelle critiche all’apparenza distruttive, potevano sortire l’effetto contrario e diventare costruttive. Così è stato, l’abbraccio con il presidente Steven Zhang forse ne è la conferma definitiva.
Antonio Conte è tornato ad essere il condottiero che tutti i tifosi nerazzurri speravano di vedere sulla panchina dell’Inter, con un solo obiettivo in testa: vincere. Perché uno come lui, non sa fare ed ambire a nient’altro.
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