Inter, un mercato “in difesa”: Chivu verso la Turchia, Andreolli vicino e Silvestre…
Alla ricerca dei tasselli giusti per la prossima stagione, l’Inter, dopo essersi assicurata Rodrigo Palacio dal Genoa, dirotta le proprie attenzioni sul reparto difensivo. Un reparto che ha necessariamente bisogno di forze fresche, viste soprattutto le possibili partenze.
Dopo Lucio e Cordoba infatti, anche Cristian Chivu sarebbe molto vicino all’addio alla maglia nerazzurra. A rivelarlo è lo stesso agente del romeno il quale spiega che il Galatasaray, in caso di concessione del via libera da parte della UEFA per partecipare alla prossima Champions League, sarebbe pronto a concludere la trattativa per portare il giocatore in Turchia.
Restando nel capitolo cessioni, nelle ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi di una possibile partenza di Maicon: il brasiliano chiede un aumento dello stipendio, l’Inter non sembra molto propensa a concederlo. Il City resta alla finestra.
Ma non ci sono solo partenze. Le ultime indiscrezioni, infatti, parlano di un accordo che sarebbe molto vicino tra l’Inter ed il Chievo per riportare in nerazzurro Andreolli. Il ds dei veronesi a L’Arena ha rivelato di essere pronto a trattare per il giocatore e per le contropartite non c’è che l’imbarazzo della scelta secondo il dirigente. Rimanendo sull’asse Inter-Chievo, sembra raffreddarsi la pista che porta all’altro centrale dei gialloblu, Acerbi: nonostante le parole del presidente del Genoa Preziosi che ne detiene la metà del cartellino(“Acerbi vedrà San Siro solo in cartolina”) il giovane difensore sembra essere vicino al Milan. L’interesse nerazzurro per il giocatore sarebbe arrivato troppo tardi.
Mentre la pista che porta a Silvestre del Palermo non sembra tramontare definitivamente, i dirigenti interisti si starebbero muovendo su alcuni giovani talenti: Igor Lichnovsky resta sempre un nome caldo, si parla di una possibile collaborazione Inter-Genoa per portare il 23enne Rolin in Italia ed il nome nuovo è quello di Lisandro Lopez dell’Arsenal de Sarandi, inseguito anche dalla Roma.